Agcom: Solo 40,5% italiani si informa sul web

Internet come mezzo di informazione cresce, ma la rete resta ancora al terzo posto tra gli strumenti usati dagli italiani per le news.

Donna con giornaleGli italiani continuano a preferire la TV come strumento di informazione. E’ quanto emerge da un’indagine di mercato realizzata da Swg sui servizi Internet e la pubblicità online presentata dall’Agcom.

Secondo lo studio, il 79,5% degli italiani si informa con le TV, il 43,7% sui giornali e il 40,5% sul web. L’Italia è al di sotto della media UE che registra una percentuale di persone che si informano tramite Internet del 46%. Con una quota del 21,5%, Google guida la classifica italiana degli operatori a cui si rivolgono i cittadini che usano Internet per l’informazione. Dopo il motore di ricerca sul podio si piazzano Repubblica(17,3%) e il Corriere della Sera(9,5%). Quarta l’agenzia Ansa con(8,9%). Seguono i social network con l’8,1%(solo Facebook raccoglie il 7,5%).

Dal rapporto emerge che, nel 2010, il valore economico del settore online è stato pari al 4% del PIL, e che nel 2016 supererà ampiamente il 5%. Il contributo fornito da internet all’economia italiana nel 2016, rappresenterà una quota del PIL superiore al 3%, raggiungendo un valore di almeno 59 miliardi di euro. L'Italia è in coda alla classifica dei grandi paesi UE per i ricavi da pubblicità online. Secondo l’indagine a fronte dei 6,6 miliardi del Regno Unito, dei 4,5 miliardi della Germania e dei 2,7 miliardi della Francia, l’Italia registra nel 2012 1,5 miliardi di euro.

Nell’ultimo triennio, quotidiani e periodici cartacei hanno perso cumulativamente oltre 1 miliardo di euro, con un decremento del 26% per i periodici e del 20% per i quotidiani. Nonostante l’offerta di nuovi prodotti digitali, i ricavi derivanti dal web non hanno compensato le perdite dei prodotti tradizionali e ciò ha determinato un significativo aggravio dei conti economici, con la chiusura di numerose testate, in Italia e all’estero.

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