Svizzera: No reato dire porco straniero

La Corte Suprema ha assolto un poliziotto dopo i presunti insulti a un algerino. Nel primo grado di giudizio all’agente era stata comminata una multa per aver infranto la normativa anti-razzismo.

SvizzeraIn Svizzera gli epiteti “porco profugo” e “porco straniero” sono ingiuriosi ma non costituiscono una discriminazione razziale ai sensi del codice penale.

Lo ha stabilito il tribunale federale, massima istanza giudiziaria elvetica. I giudici sono stati chiamati a pronunciarsi sul caso di un poliziotto che aveva fermato un richiedente asilo algerino, sospettandolo di borseggio. Mentre gli metteva le manette lo aveva insultato. In primo grado l’agente è stato condannato a una pena pecunaria, annullata in ultima istanza.

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