Equitalia a Maradona, sospesi pignoramenti

Nel febbraio del 2005 l'ex fuoriclasse è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a pagare oltre 30 milioni di euro per le tasse evase quando giocava nel Napoli.

Lettera EquitaliaDiego Armando Maradona centra un punto a suo favore nella battaglia contro il fisco: Equitalia, dando esecuzione a un provvedimento della Commissione tributaria regionale, ha sospeso i pignoramenti presso terzi delle somme di cui l’ex fuoriclasse risulta creditore.

Il contenzioso tra il fisco e Maradona si trascina da oltre un decennio. Nel febbraio 2005 Maradona è stato condannato in via definitiva a pagare 39 milioni di euro per le tasse evase quando giocava nel Napoli. Ma andiamo con ordine. Nel 1994 a Maradona viene contestato un mancato versamento al fisco dal 1985 al 1990 di 13 miliardi di lire, pari a 6,7 milioni di euro. Ma il campione argentino non sa nulla di questa cartella esattoriale perché non l’ha ricevuta(si era già trasferito in Argentina). Calcio Napoli, Alemao e Careca ricevono la stessa contestazione ma fanno ricorso. Alemao e Careca vengono scagionati dopo i tre gradi di giudizio mentre il Calcio Napoli aderisce a un condono fiscale per non allungare i tempi(la società sta fallendo). In teoria il caso Maradona avrebbe dovuto considerarsi concluso con quel condono operato dal sostituto di imposta(il Calcio Napoli). Invece la procedura va avanti fino alla sentenza definitiva del 2005. Maradona, assistito dall’avvocato Angelo Pisani, ha sempre sostenuto di non essere un evasore.

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