La lezione di economia di Gianfranco Funari
Ieri(14 giugno) per caso ho visto “Superstoria”, il programma di approfondimento storico di Rai 3. La puntata era dedicata al sistema(marcio) Italia. Tra le tante cose interessanti ho scelto l’intervento di Gianfranco Funari all’assemblea nazionale di Reggio Emilia del 1992.
In quell’occasione, il compianto opinionista attaccò lo Stato italiano perché svuota le tasche di imprenditori e lavoratori per arricchire politici e “amici degli amici”. Funari disse: “L’imprenditore paga al prestatore d’opera 2,32 lire, ma all’operaio va solo una lira. Una lira e 32 va allo Stato che dovrebbe dare i servizi, invece ci dà una montagna di puffi perché ci sono tre buchi: tangenti, spreco e ruberia. Tappiamo i buchi e lo Stato diventa sano”. La faccia di Bruno Vespa è tutto un programma. A distanza di 22 anni le cose non sono cambiate: lo Stato continua a sprecare i soldi dei contribuenti senza garantire nessun servizio. La differenza è che ora lucra anche l’UE.
Commenti
Posta un commento