70 mila richieste per diritto oblio. Robert Peston contro Google

Sono 70 mila le richieste di rimozione di link arrivate a Google tra il 29 maggio e il 30 giugno. Robert Peston ha aspramente criticato il motore di ricerca per aver rimosso un suo post.

Robert Peston contro il diritto all'oblio di GoogleIl 31 maggio 2014 Google ha reso disponibile un modulo web per chiedere la rimozione dei risultati di ricerca, dopo la sentenza della Corte UE che riconosce il diritto all’oblio in rete degli utenti. Google ha ricevuto 70 mila richieste da tutta Europa. Il dato è aggiornato al 30 giugno 2014.

Dall’Italia le richieste di rimozione di link sono state circa 6 mila. Prima di noi Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Ma non tutto è filato liscio. Robert Peston, noto giornalista della BBC, ha criticato Google per aver rimosso un suo post risalente all’ottobre 2007 in cui criticava il banchiere di Wall Street Stanley O’Neal. Peston ha dichiarato che così si uccide il giornalismo. Questo è il tipico caso in cui il diritto all’oblio si scontra con il diritto all’informazione. Chi ha ragione? Nell’articolo non venivano mosse particolari accuse a O’Neal. Si parla, infatti, all’inizio della crisi finanziaria globale nel 2007, delle sue dimissioni dal ruolo di amministratore delegato nel colosso USA Merryl Lynch. E più che altro vengono criticati i veterani della banca che avrebbero scaricato le loro responsabilità su di lui. Siamo sicuri che il diritto all’oblio non si trasformi nel diritto all’insabbiamento?

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