Il governo Renzi ha abbassato le tasse?

E' la domanda che tutti si fanno ma a cui nessuno risponde. Nella Legge di Stabilità del 2015 c'è un'amara sorpresa per i consumatori.

Matteo RenziIl governo Renzi ha abbassato le tasse? Questa è la domanda più inevasa della storia della politica. Il nostro caro premier va in TV a fare annunci a raffica per plagiare le persone meno informate. Non è un caso se la promessa degli 80 euro alle neo mamme è arrivato dagli studi di “Domenica Live”, ovvero un programma seguito soprattutto da casalinghe con basso livello culturale. Si può dire che Renzi punta tutto sull’ignoranza delle persone.

Fatta questa premessa veniamo al nocciolo della questione. Il governo Renzi non ha ridotto le tasse, ma ha fatto una distribuzione diversa del carico fiscale. Ad “Omnibus” c’è stata un battibecco tra Marco Cobianchi e Davide Faraone(PD) sulle tasse. Il giornalista di “Panorama” ha dichiarato: “Non solo non avete tagliato l’IRAP nel 2014, ma le tasse sulle rendite e il TFR le avete fatte retroattive. Partono dal primo gennaio 2014. Non solo, avete aumentato le tasse alle Partite IVA che prima avevano una tassazione agevolata al 5%. Avete aumentato le tasse”. Ma non finisce qui. L’articolo 15 della Legge di Stabilità 2015 prevede una clausola di salvaguardia. Nel testo c’è scritto che ci sarà l’aumento dell’IVA se non verranno rispettati i saldi di bilancio. L’aliquota passerà dal 22% al 24% nel 2016, poi al 25% l’anno successivo e al 25,5% nel 2018. L’aliquota ridotta del 10% salirà al 12% nel 2016 e poi al 13% l’anno successivo. Saranno bitter cocks se gli esperti renziani hanno sbagliato i conti.

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