A rischio la privacy su Facebook?

Facebook annuncia il rilascio di dati agli inserzionisti per aiutarli a capire di cosa parlano gli utenti sul social network.

Privacy a rischio su FacebookUtenti sempre più profilati per inserzioni mirate. Facebook, in via sperimentale, mette a disposizione di alcune aziende un nuovo tool per aiutarle a capire di cosa parlano le persone sul social network più diffuso al mondo. Di cosa si tratta?

I nostri dati(età, posizione, Like, aggiornamenti di stato, conversazioni pubbliche e altre informazioni personali) finiranno in mano ad un piccolo gruppo di inserzionisti, selezionati attraverso i Topic Data. Il social network di Mark Zuckerberg assicura che questo processo sarà completamente anonimo e svolto nel pieno rispetto della privacy, ma i dubbi restano tanti. L’obiettivo è aiutare gli inserzionisti a trarre il maggior profitto possibile dalla loro pubblicità sul social. Con questa mossa, Facebook punta a diventare il monopolista pubblicitario e dell’informazione sul web. Il social network dell’americano può fare questo e altro grazie al potere che gli stanno dando gli utenti.

Una domanda sorge spontanea: quanto varrebbe Facebook senza il contenuto degli iscritti? Zero. Zuckerberg e soci, invece, si permettono di togliere la visibilità se non metti mano al portafoglio. Facebook rischia di diventare un altro strumento dei poteri forti per distruggere la libertà e l’uguaglianza sociale. Il motivo? Il 50,3% degli italiani è iscritto a Facebook. Il 43,7% usa il social network per informarsi, la percentuale sale 71,1% se prendiamo in considerazione solo i giovani. Questo è quello che emerge dal 12° Rapporto Censis sulla comunicazione. Questi dati fanno capire che Facebook ha un potere enorme e solo noi possiamo limitarlo. Usciamo dal social network finché siamo in tempo.

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