La riforma della scuola è legge

Con 277 sì, 173 no e 4 astenuti la Buona Scuola di Matteo Renzi ha superato anche l'ultimo ostacolo, come sempre tra proteste e critiche. Ecco i punti centrali della riforma.

Stefania GianniniLa riforma della scuola taglia il traguardo alla Camera in un clima infuocato. Il disco verde arriva con 277 voti a favore, 173 contrari e 4 astenuti. Il DDL del governo, in precedenza approvato dal Senato con la fiducia, diventa legge.

Il Partito Democratico si è diviso sulla riforma della scuola. Sono 5 i deputati della minoranza PD che hanno votato no: D’Attorre, Folino, Capodicasa, Zappulla e Galli. Sono 39, invece, i deputati PD che non hanno partecipato al voto. 100 mila docenti e super presidi. Ecco i punti centrali della riforma della scuola, voluta da Matteo Renzi e Confindustria, divenuta legge con il voto definitivo della Camera.

  • La super autonomia scolastica: Entro l’ottobre antecedente ad ogni triennio, i collegi dei docenti elaboreranno il Piano triennale dell’autonomia, sugli indirizzi del dirigente scolastico.
  • Super preside: Valuta i neo immessi in ruolo,sentito il Comitato di valutazione, composto da tre insegnanti,un soggetto esterno, e due genitori. Premia i docenti migliori sulla base di criteri individuati dal Comitato di valutazione.
  • 100 mila docenti assunti: Ci saranno, tra vincitori di concorso 2012 e presenti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento, entro settembre.
  • Alternanza scuola-lavoro: Per avere un legame più stretto tra scuola e imprese e per ridurre la dispersione scolastica, gli istituti tecnici e professionali offriranno agli studenti almeno 400 ore nell’ultimo triennio di attività da svolgere in azienda o presso strutture.
  • Bonus docenti: Potranno fruire della Carta dell’insegnante, per acquisti inerenti l’aggiornamento(abbonamenti a riviste, libri, spettacoli teatrali) per per un importo di 500 euro l’anno.
  • Donazioni e detrazioni: Si potrà donare alle scuole fino a 100 mila euro l’anno, con agevolazioni fiscali. E’ anche prevista una detrazione fiscale fino a 400 euro all’anno per le famiglie che mandano i figli nelle scuole paritarie.
  • Edilizia scolastica: Vengono stanziati 4 miliardi di euro per costruire nuove scuole e rendere più sicure gli istituti esistenti.
  • Pari opportunità: Sono attuati i principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.

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