Renzi: Nel 2016 via IMU e Tasi per tutti. Ma non l’aveva già detto?

Il premier gelataio ha ribadito che dal 2016 verranno abolite la Tasi e l'IMU. Peccato che non ha fatto nessun accenno alle coperture.

Matteo Renzi fa l'idiota con le hostessLe vacanze estive stanno per finire e Matteo Renzi torna a dire parole in libertà. “In Italia la tassazione è esagerata. Il prossimo anno togliamo Tasi e IMU per tutti”. Questo è quello che ha detto il premier gelataio al Teatro Rossini di Pesaro. Qualcosa non torna.

L’annuncio dell’abolizione della tassa sulla prima casa è stato fatto già il mese scorso, evidentemente il Partito Democratico non è cresciuto nei sondaggi. Va a finire che il segretario del PD farà questo annuncio ogni mese fino a Natale. Come ho già scritto quattro settimane fa, sulla carta per il momento non c’è nulla, si tratta solo di una promessa che può essere realizzata con una magia. Renzi, infatti, non ha accennato alle coperture necessarie per tradurre in realtà l’abolizione di Tasi e IMU. A questo punto è facile immaginare il solito gioco delle tre carte: trasformazione delle tasse statali in comunali o semplicemente cambiando il nome del tributo. Oggi(25 agosto) Renzi si è dato parecchio da fare perché ha sparato baggianate anche al meeting Comunione e Liberazione a Rimini.

Il premier gelataio ha detto: “L’Italia è di fronte a un bivio: deve tornare a fare l’Italia e allora c’è spazio per uscire dalla crisi, se non investe su se stessa insistendo sulla negatività sarà meno ricca”. In pratica la solita fuffa renziana. Renzi ha aggiunto che il berlusconismo e l’antiberlusconismo hanno frenato l’Italia. Una domanda sorge spontanea: dove ci porterà il renzismo? Il nostro premier ha parlato anche di migranti: “Quando parliamo di Mediterraneo non parliamo di frontiera UE ma del cuore dell’UE”. Peccato che non la pensano così Angela Merkel e François Hollande: la tedesca e il francese vedono l’Italia e la Grecia come un grande campo profughi. Infine, Renzi ha annunciato un tour in 100 teatri a partire da Pesaro per raccontare le cose fatte dal governo. Dopo Lorenzo negli stadi avremo Matteo nei teatri. Il plagiamento di massa continua.

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