Cgia: Calo credito a imprese, aumenta usura

Negli ultimi 4 anni si è registrato un netto incremento di reati per estorsioni e usura. La regione più a rischio è la Campania.

UsuraNegli ultimi 4 anni, è diminuito il credito alle imprese di 104,6 miliardi di euro ed è aumentato in modo esponenziale il numero di estorsioni e delitti legati all’usura. Lo evidenzia la Cgia di Mestre. I dati indicano, nel 2011, 352 denunce di usura, salite a 460(+30,7%) nel 2013, e 6.099 denunce di estorsione, salite poi a 6.884(12,9%).

Nell’ultimo indice del rischio di usura, che da oltre 15 anni la Cgia provvede a calcolare, si sottolinea come tale fenomeno abbia assunto dimensioni preoccupanti soprattutto nel sud Italia. Nel 2014, infatti, la Campania guida questa “speciale” classifica con un indice di 155,1. Seguono Calabria(146,6), Sicilia(145,3), Puglia(136,3) e Basilicata(133,2). La media nazionale ha un indice di 100. La realtà meno esposta a questo fenomeno è invece il Trentino Alto Adige, con un indice del rischio usura pari a 47,6. Al penultimo posto c’è Friuli Venezia Giulia con 72,8 punti; terzultimo il Veneto con un indice di 73,2. Paolo Zabeo, coordinatore ufficio studi Cgia, ha dichiarato: “L’indice del rischio di usura è stato calcolato mettendo a confronto alcuni indicatori regionalizzati riferiti prevalentemente al 2014: la disoccupazione, le procedure concorsuali, i protesti, i tassi di interesse applicati, le denunce di estorsione e di usura, il numero di sportelli bancari e il rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito”.

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