Istat: Minimo storico di nascite e tasso di mortalità più alto dal dopoguerra
Oggi(19 febbraio) l’Istat ha pubblicato il report sugli indicatori demografici. Dal rapporto emerge che ci sono meno nascite e più morti in Italia. Nel 2015 la popolazione residente si riduce di 139 mila unità(-2,3 per mille). Al 1° gennaio 2016 la popolazione totale è di 60 milioni 656 mila residenti. Sono 100 mila gli italiani che nel 2015 hanno lasciato l’Italia.
Gli stranieri residenti in Italia sono 5 milioni 54 mila e rappresentano l’8,3% della popolazione totale. Rispetto al 2014 si riscontra un incremento di 39 mila unità. Nel 2015 i nuovi nati sono stati 488 mila(8 per mille residenti), quindicimila in meno rispetto al 2014. Si tratta del minimo storico dall’Unità d’Italia, dopo quello del 2014. Nel 2015 i morti sono stati 653 mila, 54 mila in più del 2014(+9,1%). Si tratta del tasso di mortalità più alto dal dopoguerra. Il saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) scende ulteriormente a -165 mila.
Diminuisce la speranza di vita alla nascita. Per gli uomini si attesta a 80,1 anni(da 80,3 del 2014), per le donne a 84,7 anni(da 85). Non arretra il processo di invecchiamento, assoluto e relativo. Gli ultrasessantacinquenni sono 13,4 milioni, il 22% del totale. In diminuzione risultano sia la popolazione in età attiva(15-64 anni) sia quella fino a 14 anni di età. La prima scende a 39 milioni, il 64,3% del totale, la seconda comprende 8,3 milioni di ragazzi e rappresenta il 13,7%. Nel complesso, l’età media della popolazione aumenta di ulteriori due decimi, arrivando a 44,6 anni.
Perché gli italiani non fanno figli? Questa è la domanda che dovrebbero farsi ogni giorno giornalisti e intellettuali. Invece cosa accade? I media prendono la palla al balzo per giustificare l’invasione di migranti per fermare il calo demografico. A parte il fatto che 60 milioni di persone in un paese piccolo come l’Italia forse sono già troppi, ma quello che mi fa arrabbiare e che questi ciarlatani non dicono mai come stanno le cose. Gli italiani non fanno più figli per un motivo: crescere un bambino costa tempo e denaro. Qualche mese fa, ad “Omnibus”, Alberto Bagnai ha dichiarato: “Sono per l’accoglienza, ma sono anche mettere gli italiani in condizioni di riprodursi se lo desiderano”.
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