Le baggianate del PD su Virginia Raggi
“Virginia Raggi parla e fa 71 milioni di danni ai romani? Roma ha bisogno di competenze, non di stupidaggini”. Questo è quello che scrive il Partito Democratico sulla propria pagina Facebook. Una domanda sorge spontanea: cosa ha detto la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle?
“Solo quest’anno Acea dovrebbe chiudere con un utile di esercizio di 50 milioni. Sicuramente questo tipo di gestione è in perfetto contrasto con il risultato del referendum del 2011 perché con l’acqua non si devono fare profitti. Adesso dobbiamo valutare come agire sul versante Acea: di sicuro cambieremo il management e di sicuro inizieremo a fare investimenti sulle reti, cosa che Acea non ha mai fatto. E poi capiremo come agire per tutelare la volontà dei cittadini”. Questo è quello che ha dichiarato la Raggi domenica scorsa(20 marzo) ai microfoni di Maria Latella su SkyTg 24. Secondo Andrea Bassi e Massimo Martinelli, giornalisti de “Il Messaggero”, le dichiarazione della “grillina” avrebbero causato il crollo in Borsa del titolo Acea.
Alla fine della giornata di mercoledì 23 marzo Acea arriva a perdite del 4,7%, dopo un periodo in crescita. All’indomani i valori tornano in positivo. La quotazione minima degli ultimi 3 mesi è 11,8 euro ed è datata 11 febbraio 2016, molto prima della discesa in campo della Raggi. L’articolo dei due giornalisti è un farneticante resoconto, senza capo né coda, commissionato da Caltagirone, editore de “Il Messaggero” e primo socio privato di Acea. La Raggi è così finita nel mirino del Partito Democratico che l’ha accusata di incompetenza e l’ha definita “un pericolo pubblico a 5 Stelle”, oltre a chiedere l’intervento della Consob. Ha partecipato alla sagra della baggianata anche Roberto Giachetti, candidato sindaco del PD.
@bobogiac voi invece giocate a "Gomorra" #Giachettiloboccio https://t.co/IIBmPptGCV
— Maxso Magazine (@MaxsoMagazine) 24 marzo 2016
Il PD non ha più argomenti(e soldi) per convincere gli elettori. Ecco spiegato perché i renziani continuano a diffamare i candidati del Movimento 5 Stelle. Ma davvero sperano di vincere le elezioni con questi “trucchetti” mediatici? Il Partito Democratico è allo sbando e fa campagna elettorale sulla pelle dei cittadini, strumentalizzando qualsiasi cosa. In un altro Paese i renziani sarebbero stati massacrati dalla carta stampata. In Italia, invece, sono tutti saliti sul carro dei poteri forti.
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