Eurostat: Italia ultima per istruzione

Italia maglia nera per spesa pubblica in istruzione e cultura. È quanto emerge da dati Eurostat 2014.

Matteo RenziEurostat mette a nudo le balle di Matteo Renzi su ricerca e cultura. L’Italia è all’ultimo posto in UE per percentuale di spesa pubblica destinata all’istruzione(7,9% nel 2014 a fronte del 10,2% medio UE). E’ quanto emerge dai dati dell’istituto di statistica europeo sulle spese governative nel 2014. La percentuale di spesa per educazione è scesa di 0,1 punti rispetto al 2013.

Il nostro Paese è al penultimo posto per la spesa destinata alla cultura(1,4% a fronte del 2,1% medio UE). Solo la Grecia fa peggio di noi. Per la Sanità il nostro Paese spende il 14% della spesa pubblica(15% in UE). L’unico primato italiano rispetto alla media comunitaria riguarda la percentuale di risorse destinate alla protezione sociale sul complesso della spesa pubblica(41,8% a fronte del 40,2% dell’UE) e per i “Servizi generali”(17,4% a fronte del 13,9% in UE), l’area nella quale sono compresi oltre agli interessi sul debito pubblico le spese per gli organi elettivi e gran parte delle spese per il funzionamento della pubblica amministrazione. Dove tocchiamo davvero il fondo è il settore dell’educazione terziaria, ovvero universitaria e post universitaria, e nella ricerca con un misero 0,3% che ci rende fanalino di coda in UE. La spesa pubblica nel 2014 in Italia è stata pari al 51,3% del PIL(48,2% la media UE), in crescita, ma al di sotto di quella di Portogallo(51,7%), Svezia(51,8%), Danimarca(56%), Francia(57,5%) e Finlandia(58,1%).

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