40 anni fa il terremoto in Friuli
Il 6 maggio del 1976, intorno alle 21, il Friuli fu colpito da un terremoto che causò 990 vittime, più di 3 mila feriti e danni ingenti. Per quasi un interminabile minuto la terra impazzì, con un moto sussultorio che giunse ai 6,4 di magnitudo della scala Richter accompagnato da un boato continuo e assordante.
L ’Orcolat, la spaventosa creatura che nella tradizione popolare e nei racconti degli anziani rappresenta il terremoto, si era svegliato dopo lungo sonno che durava dal 1924. La zona più colpita quella a nord di Udine, con epicentro macrosismico tra i comuni di Gemona e Artegna, nelle vicinanze della località Lessi, e epicentro strumentale fra Taipana e Lusevera. In 45.000 rimasero senza tetto, 100 mila gli sfollati. 18 mila case furono completamente distrutte e 75 mila rimasero danneggiate. Quel giorno, a quell’ora, un ragazzo di nome Mario Garlatti, residente a Udine, stava trasferendo dal giradischi a una cassetta la canzone dei Pink Floyd “Shine on your crazy diamond”(video). In quella cassetta restò impresso anche l’arrivo della scossa del terremoto. La ricostruzione venne definitivamente conclusa nel 2006. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Gemona e Venzone, ha reso omaggio a due dei Paesi più colpiti dal terremoto e nel pomeriggio parteciperà alla seduta straordinaria del Consiglio regionale, a Udine, dove l’auditorium sarà intitolato ad Antonio Comelli, governatore ai tempi del sisma.
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