Censis: 11 milioni rinunciano alle cure

Nell'ultimo anno 11 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a prestazioni sanitarie per problemi economici. Aumenta la spesa sanitaria privata.

Spese sanitarieBen 11 milioni di italiani hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie nel 2016 a causa di difficoltà economiche, non riuscendo a pagarle di tasca propria. Sono 2 milioni in più rispetto al 2012. E’ quanto emerge da una ricerca del Censis. C’è chi non può permettersi le spese sanitarie e chi paga il privato per non attendere le lunghe liste d’attesa nel servizio sanitario pubblico.

La spesa sanitaria privata è arrivata a 34,5 miliardi di euro e ha registrato un incremento in termini reali del 3,2% negli ultimi due anni(2013-2015), il doppio dell’aumento di quella complessiva per i consumi delle famiglie nello stesso periodo, pari a +1,7%. Sono 10,2 milioni gli italiani che fanno un maggiore ricorso alla sanità privata rispetto al passato, e di questi il 72,6% a causa delle liste d’attesa che nel servizio sanitario pubblico si allungano. In 7,1 milioni hanno fatto ricorso all’intramoenia nell’ultimo anno, il 66,4% di loro proprio per evitare le lunghe liste d’attesa. Sono lievitati i ticket pagati dagli italiani, visto che il 45,4%(cioè 5,6 punti percentuali in più rispetto al 2013) ha pagato tariffe nel privato uguali o di poco superiori al ticket che avrebbe pagato nel pubblico. La “sanità negata” mette a rischio soprattutto le fasce più deboli della popolazione: riguarda 2,4 milioni di anziani e 2,2 milioni di millennial, la generazione nata tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni del Duemila.

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