Terrorismo colpisce Nizza

L'attentatore, un franco-tunisino, si è lanciato con un tir sulla folla che gremiva la Promenade des Anglais, il lungomare di Nizza.

AFP_D744MStrage a Nizza, sulla costa sud della Francia. Almeno 84 i morti, oltre 100 i feriti. Non si escludono vittime italiane. Fonti ospedaliere fanno sapere che tra i feriti ci sono almeno trenta bambini. Il killer è stato ucciso dalla polizia. Era un franco-tunisino di 31 anni che viveva a Nizza. Era noto alla polizia per violenze e uso d’armi, ma non per fatti legati al terrorismo.

Ieri sera(14 luglio), con un tir bianco noleggiato due giorni prima, l’uomo ha travolto la folla sulla Promenade des Anglais, luogo simbolo di Nizza, durante la Festa per il 14 luglio, sul lungomare, e poi ha aperto il fuoco, sparando sulle persone. Il Tir ha falciato la gente per 2 km, come birilli, andando a zig zag. “L’attentatore era solo a bordo del camion, e se ha avuto complici, è stato a monte”. Lo afferma un cronista di “Le Figaro” sul sito web del quotidiano francese. Diversi corpi, ricoperti da un lenzuolo blu, si trovano ancora sul marciapiede della Promenade des Anglais. Circa 70 esperti della Scientifica stanno lavorando e i corpi non potranno essere rimossi prima che abbiano finito le loro analisi. Deserte le strade. Secondo un’informazione, diffusa sul web dalle numerose pagine di ricerca di dispersi, tutti i bambini ritrovati soli tra la folla sono stati radunati nella caserma Auvare, sede della polizia.

”Non si può negare il carattere terroristico di questo attentato. La Francia è stata colpita nel giorno della sua Festa Nazionale, il 14 luglio, simbolo della libertà”. Questo è quello che ha dichiarato il presidente francese Francois Hollande. La violenza assoluta della strage a Nizza pone di nuovo il problema del terrorismo. Come al solito non si troverà la soluzione. C’è come Pina Picierno propone “più Europa per sconfiggere il terrorismo”, altri invece dicono sempre le stesse inutili cose riguardanti l’Isis o l’Islam. La verità è che gli attentati in Francia sono uno degli effetti collaterali del fallimento delle politiche di integrazione. E’ così difficile da capire? Non puoi dare accoglienza sbattendo la gente in periferie degradate, dove già ci sono persone emarginate.

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