Renzi ripropone il ponte sullo Stretto di Messina. Ma non era contrario?

Il premier Renzi rilancia il Ponte sullo Stretto per togliere la Calabria dall'isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina. Ma non era contrario all'opera?

Matteo Renzi“Il Ponte sullo Stretto? Noi siamo pronti. Se voi siete nelle condizioni di portare le carte e sistemare ciò che è fermo da dieci anni, noi sblocchiamo. Può creare 100 mila posti di lavoro”. Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi nel corso dell'assemblea che celebra i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo.

Il premier italiano ha aggiunto: “Dobbiamo fare infrastrutture per togliere la Calabria dall’isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina”. Togliere la Calabria dall’isolamento? Pensavo fosse la Sicilia ad essere isolata. Ennesima gaffe del presidente del consiglio. Ormai è chiaro a tutti che Renzi sparerà una baggianata al giorno fino al 4 dicembre per far vincere il Si al Referendum Costituzionale. Come prevedibile, l’ennesima promessa elettorale di Renzi è diventata trend topic su Twitter con l’hashtag #pontesullostretto. Molti i tweet ironici su questo ennesimo progetto irrealizzabile.

“Vogliamo un Paese che preferisca la banda larga al Ponte sullo Stretto; che dica no al consumo di suolo e sì al diritto di suolo”. Questo è quello che dichiarò Renzi nel 2010, quando il governo Berlusconi voleva realizzare il Ponte sullo Stretto. Il toscano del Partito Democratico è un fuffatore seriale, solo gli stolti ancora non l’hanno capito. Non siete ancora convinti? Nel 2012 Renzi disse: “Gli 8 miliardi a disposizione per il Ponte sullo Stretto dovrebbero essere dirottati sulla scuola pubblica per la realizzazione di nuovi edifici e per rendere più moderne e sicure”. Ci si potrebbe fare un libro, intitolato “Quando Renzi diceva….”. Gli Stati Uniti hanno Trump, noi italiani abbiamo Renzi.

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