Denuncia Cgia fa intervenire il governo Renzi

L'allarme sugli aumenti dei carburanti previsti il primo gennaio 2017 fa intervenire il governo Renzi, ma il prezzo di benzina e gasolio è ancora alto.

CarburantiDal primo gennaio aumentano benzina e gasolio. Questo è l’allarme lanciato oggi(29 ottobre) dalla Cgia di Mestre. Il rincaro dei carburanti per la benzina e il gasolio per autotrazione dovrebbe aggirarsi attorno ai 0,005 euro/litro. La Legge di Stabilità del 2014 del governo Letta ha previsto infatti per il biennio 2017-2018 un aumento delle accise sui carburanti per reperire risorse aggiuntive, rispettivamente di 220 e 199 milioni di euro.

Il prezzo del carburante alla pompa rimane troppo elevato soprattutto a causa del livello di tassazione che su un pieno di benzina incide per il 69% e in quello di gasolio per il 67%. Dal 2011 ad oggi sono stati ben 8 gli aumenti delle accise sui carburanti che hanno comportato un incremento di quelle sulla benzina del 29,1% e del 46% di quelle sul gasolio per autotrazione. Dopo la denuncia della Cgia di Mestre è intervenuto il governo Renzi. L’Esecutivo ha modificato la Legge di Bilancio 2017 sterilizzando l’aumento delle accise sui carburanti previste dalla legge Finanziaria 2014. Tutto bene? Mica tanto. Renato Mason, segretario della Cgia di Mestre, ha dichiarato: “Tra i paesi che utilizzano l’euro l’Italia ha il prezzo dei carburanti più alto di tutti. Gli ultimi dati riferiti al 24 ottobre scorso ci dicono che da noi il gasolio costa 1,335 euro al litro, contro una media dell’eurozona di 1,165 euro. Va un po’ meglio quando siamo chiamati a rifornirci di benzina, solo perché in Olanda(1,524 €/l) il costo è superiore al nostro: in Italia infatti il prezzo medio è di 1,487 euro al litro. Un valore nettamente superiore alla media dei paesi che adottano la moneta unica che è pari a 1,356 euro al litro”.

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