In Italia c’è un’emergenza meningite?

Negli ultimi tempi la meningite è tornata a riempire gli spazi dei telegiornali e le pagine dei giornali. E' emergenza nazionale? Basta leggere il rapporto “Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive” per sapere la risposta.

MeningiteDa alcuni mesi i media parlano ogni giorno dei casi di meningite che si verificano in Italia. Qualcuno ha scritto anche che c’era una carenza di vaccini per fermare la “presunta” epidemia. Una domanda sorge spontanea: nel nostro Paese c’è un’emergenza meningite? In Italia si registrano in media 1.000 infezioni di meningite ogni anno, il 10% delle quali si rivela mortale. Cosa è cambiato? La differenza è che prima non se ne parlava, ora è diventato uno degli argomenti dei telegiornali.

In Italia dal 1994 è attivo un sistema di sorveglianza dedicato alle meningiti batteriche che dal 2007 si è ampliato a includere tutte le malattie invasive da meningococco, pneumococco ed emofilo. La sorveglianza coordinata dall’Istituto superiore di sanità, è estesa a tutto il territorio nazionale. Basta leggere il rapporto “Dati di sorveglianza delle malattie batteriche invasive”(aggiornato al 16 novembre 2016) per scoprire che non c’è nessuna emergenza meningite in Italia. Nel 2015 sono stati segnalati 196 casi di malattia invasiva da meningococco, con un’incidenza pari a 0,32 casi per 100.000. E’ vero, l’incidenza è in aumento rispetto agli anni precedenti(0,23 nel 2012, 0,29 nel 2013, 0,27 nel 2014), ma è dovuto alla crescita marcati di casi in Toscana. Nelle altre regioni l’andamento è pressoché stabile o presenta piccole oscillazioni nel triennio 2011-2014.

Oggi(5 gennaio) c’è stata una riunione tecnica al ministero della Salute, convocata dal Direttore generale della Prevenzione sanitaria, per monitorare la situazione. E’ emerso che non c’è nessuna emergenza sanitaria sulla meningite e nessun problema di approvvigionamento vaccini. La circolazione dei germi che causano la malattia è infatti nella norma attesa, in linea coi numeri degli ultimi anni. L’unica situazione da monitorare è rappresentata dalla Toscana, dove negli ultimi due anni si sono registrati vari casi di meningite da meningococco C. Nella riunione è stata ribadita l’importanza di seguire il calendario vaccinale e di consultarsi con il proprio medico su opportunità e tempi. La vaccinazione è consigliata ai bambini piccoli e agli adolescenti. Nel 2016 sono stati segnalati 178 casi di meningite da meningococco, con un’incidenza in lieve aumento rispetto al triennio 2012-14, ma in diminuzione rispetto al 2015.

Le cause e sintomi della malattia

La meningite è una malattia del sistema nervoso centrale con infiammazione delle meningi. Può essere determinata da germi assai vari che colpiscono in maniera episodica, difficilmente prevedibile, attraverso contatti e portatori sani. Possono causare la meningite batteri come il meningococco, lo pneumococco, l’emofilo influenzale, ma anche il bacillo della tubercolosi, così come stafilococchi, streptococchi e batteri coliformi, che però non danno origine alla malattia nella sua forma invasiva. Negli adulti la meningite si manifesta con cefalea, febbre, vomito o nausea, alterazione del livello di coscienza, convulsioni, sensibilità alla luce e irrigidimento della parte posteriore del collo(rigidità nucale). Nei lattanti, invece, prevalgono instabilità termica, irritabilità e inappetenza, con sonnolenza e scarsa reattività agli stimoli, sintomi che, ai primi stadi dell’infezione, possono essere facilmente confusi con quelli di una comune influenza, determinando un ritardo nella diagnosi che può portare a danni cerebrali, perdita dell’udito, amputazione degli arti o addirittura al decesso.

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