Belluno è la città dove si vive meglio. Napoli rimane in 107esima posizione

Belluno è la città dove si vive meglio, mentre Napoli rimane in 107esima posizione. Lo stabilisce la 28esima edizione della ricerca annuale de “Il Sole 24 Ore”.

BellunoBelluno è la città dove si vive meglio. In coda Caserta, preceduta da Taranto e Reggio Calabria. Lo stabilisce la 28esima edizione della ricerca annuale de “Il Sole 24 Ore” dedicata alla “Qualità della vita nelle province italiane”. La vincitrice 2016, Aosta, retrocede al secondo posto. La ricerca, svolta sulle 110 province, si articola su sei settori, costruiti a loro volta su sette indicatori, che danno luogo a sei graduatorie di tappa e dunque alla classifica finale.

Belluno, dunque, come nel 1990, anno in cui venne pubblicata la prima edizione della Qualità della vita, torna sul gradino più alto della classifica, recuperando rispetto al 2016 tre posizioni. Il capoluogo veneto vince per il minor numero di rapine in rapporto alla popolazione e si aggiudica la medaglia d’argento per basso valore dei protesti pro capite e quella di bronzo per il tasso di occupazione. Si piazza al secondo posto nell’indicatore Giustizia e sicurezza e al terzo posto nel settore Ricchezza e consumi. Sul gradino più basso del podio sale Sondrio. Dopo Bolzano, quarta, ci sono Trento, Trieste e Verbano-Cusio-Ossola. I primi sette posti della classifica che misura il benessere, non solo economico, dei territori italiani sono tutti occupati da province alpine. All’ottavo posto c’è Milano, che perde 6 posizioni rispetto al 2016. Grande performance per Gorizia, che balza dal 19esimo al nono posto. Chiude la top ten Udine. Scendono di 6 posizioni Firenze(12esima) e Bologna(14esima), mentre Roma scivola al 24esimo perdendo 11 posizioni rispetto al 2016. Torino, invece, è al 40esimo posto con 5 posizioni in meno.

Restano i divari tra nord e sud e quello tra le province di maggiori dimensioni, frenate da sicurezza e ambiente, e le realtà medio-piccole in evidenza per modelli di vivibilità. Napoli, maglia nera nel 2010 e nel 2013, resta al 107esimo posto. Cosa dirà il sindaco Luigi De Magistris? La qualità della vita scadente riguarda tutta la Campania: nelle ultime 15 posizioni ci sono i cinque capoluoghi della regione, un dato che dovrebbe far riflettere. Benevento, Avellino e Salerno, infatti, sono rispettivamente al 95esimo, 102esimo e 105esimo posto. La maglia nera Caserta, a parte i brillanti secondo posto per indice di vecchiaia e terzo per tasso di natalità, in 16 indicatori su 42 naviga costantemente oltre la centesima posizione. La provincia più dinamica, rispetto ai risultati dello scorso anno, è stata Ascoli Piceno, capace di recuperare ben 27 posizioni, risalendo dal 42° al 15° posto. Sul fronte opposto, invece, Savona ha subìto un vero e proprio smottamento, perdendo addirittura 34 posizioni(dal 24° al 58° posto).

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