Due milioni di firme per la vera pizza

2 milioni di firme perché la pizza diventi Patrimonio Unesco. La candidatura della pizza è l'unica italiana delle 34 che saranno esaminate dal Comitato il 4 dicembre 2017.

Pizza“Con la straordinaria mobilitazione del weekend al Villaggio Coldiretti a Napoli è stato raggiunto l’obiettivo dei 2 milioni di firme a sostegno della votazione per riconoscimento dell’arte dei pizzaioli napoletani a patrimonio immateriale dell’Unesco fissato il 4 dicembre in Corea del Sud”. Lo rende noto la Coldiretti nell’annunciare che si conclude un lungo percorso iniziato quasi sette anni fa.

La pizza napoletana dal 4 febbraio 2010 è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea, ma ora l’obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità. Una necessità anche per difendere i consumatori  dalle pizze realizzate con farina proveniente da grano dell’Ucraina, mozzarelle ottenute da cagliate lituane, extravergine tunisino e concentrato di pomodoro cinese. La candidatura della pizza è l’unica italiana delle 34 che saranno esaminate del Comitato Intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio immateriale dell’Unesco. La pizza è stata scelta perché rappresenta l’Italia in tutto il mondo. La candidatura della pizza a patrimonio immateriale dell’umanità tutela un settore che vale 10 miliardi di euro con almeno 100 mila lavoratori fissi ai quali se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana. Ogni settimana in Italia si sfornano circa 56 milioni di pizze per un totale di tre miliardi di pizze all’anno.

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