La bufala di Renzi sull’abolizione del canone Rai

Il segretario del PD Matteo Renzi ha in mente l'abolizione del canone Rai. Contrario il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda. La proposta di Renzi è una bufala?

Matteo RenziLa campagna elettorale per le politiche 2018 è già iniziata. Matteo Renzi è tornato nuovamente in auge con una bufala per plagiare i prolet. “Nella prossima direzione del PD proporrò l’abolizione del canone Rai. La TV pubblica deve essere un diritto dei cittadini”. Questo è quello che ha detto il segretario del Partito Democratico durante un vertice al Nazareno con pochi fedelissimi. Lo scrive il quotidiano “La Repubblica”.

L’abolizione del canone sarebbe solo virtuale. Il piano Renzi prevede il trasferimento di un o due miliardi di euro all’anno da parte dello Stato alla Rai. Il segretario del PD ha dichiarato: “E’ la stessa cifra che chiedevamo ai cittadini con questa brutta tassa. Abbiamo già individuato i tagli di spesa necessari per questa operazione”. In poche parole sarebbe il classico gioco delle tre carte per “fregare” lo stupido contribuente. 2 miliardi di euro di tagli all’anno sarebbe una mini manovra che colpirebbe pensioni e Sanità, le uniche due voci dove è possibile trovare soldi. Tutto questo per mantenere in piedi quel carrozzone chiamato Rai. Renzi è solo un chiacchierone abile  a fare giochi di prestigio, un illusionista in pratica. Nel 2015 fu il governo Renzi a mettere il canone Rai nella bolletta elettrica, creando non pochi disagi ai consumatori. Nel luglio 2016 arrivarono a tutti bollette stratosferiche grazie al “papocchio” fatto da Renzi. Contro il piano del segretario del PD si è scagliato anche il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda: “Spero che l’idea di abolire il canone Rai sostituendolo con un finanziamento dello Stato non sia la proposta del Partito Democratico per la campagna elettorale come riportato da Repubblica. I soldi dello Stato sono i soldi dei cittadini e dunque sarebbe solo una partita (presa) di (in) giro”.

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