Pfizer: Non investiamo più su farmaci contro Alzheimer

Pfizer rinuncia a ricerca di nuovi farmaci per il trattamento delle malattie degenerative come Alzheimer ed il Parkinson. La società farmaceutica ha aggiunto che licenzierà 300 persone nel settore delle neuroscienze.

PfizerLa lotta alle malattie degenerative come Alzheimer e Parkinson subisce un brutto colpo. Pfizer ha deciso di non investire più nella ricerca di nuovi farmaci per sconfiggere queste due patologie neurologiche. Il motivo? I risultati ottenuti sarebbero scarsi. Il colosso farmaceutico americano ha comunicato che licenzierà 300 persone nel settore delle neuroscienze ad Andover e Cambridge, nel Massachusetts, e a Groton, nel Connecticut, riallocando i fondi ad altri programmi di ricerca. La casa farmaceutica Pfizer ha assicurato che continuerà ad investire nello sviluppo di medicine anti-dolore e contro le malattie neurologiche.

Nel mondo, secondo il “World Alzheimer Report 2016” della federazione internazionale Alzheimer’s Disease International (ADI), oltre 47 milioni di persone soffrono di demenza, un numero destinato a salire, a causa dell’invecchiamento della popolazione, a 131 milioni entro il 2050. Il morbo di Alzheimer, la forma più diffusa di demenza senile, oggi in Italia colpisce, a seconda delle stime, 500-600 mila persone, pari al 5% delle persone con più di 60 anni. L’anno scorso, un gruppo di ricercatori italiani ha scoperto il meccanismo all’origine dell’Alzheimer. All’origine della malattia ci sarebbe la morte dell’area del cervello che produce la dopamina, un neurotrasmettitore essenziale per alcuni importanti meccanismi di comunicazione tra i neuroni. La speranza è ora appesa a due studi su una pillola simile studiata da Eli Lilly e da AstraZeneca, i cui risultati dovrebbero essere resi noti ad agosto 2018.

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