Germania: Accordo per settimana lavorativa di 28 ore
In Germania arriva la settimana lavorativa di 28 ore, grazie all’intesa pilota raggiunta nella regione del Baden-Wuerttemberg per i lavoratori del settore metallurgico ed elettrotecnico. E’ un accordo destinato a fare storia nel mondo del lavoro. In Germania era in vigore la settimana lavorativa di 35 ore. Il sindacato di categoria, Ig Metall, e gli imprenditori si sono accordati anche per aumenti salariali del 4,3%.
I dipendenti più anziani potranno ridurre l’orario di lavoro da 35 a 28 ore per un periodo di tempo che va da 6 mesi a un massimo di 2 anni. In cambio i datori di lavoro potranno estendere la settimana lavorativa da 35 a 40 ore per i dipendenti che ne facciano richiesta. In questo modo si ottiene l’opportunità di introdurre fasce lavorative molto flessibili e differenti fra loro all’interno di ogni singola azienda e di adeguare anche gli orari lavorativi all’andamento degli ordini. Il il vice segretario generale dell’Etuc, Peter Scherrer, ha dichiarato: “Questo accordo è molto positivo perché dà un aumento salariale sostanziale e dà ulteriore flessibilità ai genitori che lavorano. Anche perché con più soldi da spendere i lavoratori compreranno più beni e servizi e spingeranno gli affari”. La Germania è in fase di crescita ed ha il più basso livello di disoccupazione dal 1990. L’aumento delle retribuzioni può contribuire a stimolare ulteriormente la spesa per i consumi.
Il commento dei sindacati italiani
“L’accordo raggiunto in Germania rappresenta un risultato storico. Il fatto che ci sia un aumento degli stipendi del 4,3% mi pare un risultato significativo, che possiamo subito diffondere anche in Italia”. Lo ha detto la segretaria Cgil, Susanna Camusso. La possibilità della settimana lavorativa a 28 ore è una novità importante che permette la flessibilità dell’orario e viene vissuta in ragione delle esigenze dei lavoratori. La segretaria Cisl, Annamaria Furlan, ha detto: “Un’intesa che mette al centro la persona ed i suoi bisogni, oltre che la produzione. Speriamo che faccia da apripista nella contrattazione di tutti i Paesi europei”. La riduzione della settimana lavorativa serve per una più equa ridistribuzione di una mola lavorativa ridotta su un numero maggiore di soggetti produttivi. Lavorare meno, lavorare tutti.
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