Renzi: Partito Democratico primo partito

Il giorno delle elezioni si avvicina e dalla bocca dei politici escono baggianate a raffica. Matteo Renzi sostiene che "manca un nonnulla al Partito Democratico per poter essere primo partito". Per il segretario PD c'è già una grande coalizione Lega-M5S. Peccato che gli indizi dicono altro.

Matteo RenziIl 4 marzo 2018 si avvicina e dalla bocca dei politici escono baggianate a raffica per convincere gli elettori prolet. Negli ultimi giorni Matteo Renzi sta regalando una “perla” al giorno. “Vorrei che ci fosse in campo una squadra che non pensa al 5 marzo, ma a vincere difendendo le posizioni centimetro dopo centimetro”. E’ quello che ha dichiarato il segretario del Partito Democratico presentando i candidati a Roma.

Renzi ha aggiunto: “Ci manca un nonnulla per poter essere primo partito in questo Paese. Dobbiamo chiudere la campagna elettorale in almeno 100 piazze”. L’ex premier sostiene che già c’è una grande coalizione tra la Lega e il Movimento 5 Stelle. Fateci caso, nei suoi sproloqui non parla mai del suo nonno politico Silvio Berlusconi e di Forza Italia. Questo indizio fa capire che il Patto del Nazareno è ancora vivo e che dopo le elezioni potremmo trovarci un governo PD-Forza Italia con due premier, un ufficiale e uno “suggeritore”. Berlusconi è tecnicamente interdetto alla candidatura in Parlamento fino al 2019. Lo prevede la legge Severino, dopo la condanna in via definitiva per evasione fiscale nell’ambito del processo Mediaset. Il “vecchietto” diventerà il “suggeritore” del premier Renzi. Gli elettori votano PD e Forza Italia da anni senza capire che questi due partiti sono due facce della stessa medaglia. Il do ut des è una formula di origine giuridica che si usa per dire che si fa un favore per riceverne un altro. Voi votate i soliti “noti” e quelli vi ringraziano sempre allo stesso modo, ovvero mettendosi d’accordo dopo le elezioni. I film di Totò continuano ad essere di un’attualità disarmante. La cosa più sconcertante di Renzi e seguaci è che continuano a propagandare fuffa(o solfa come dice Massimo Cacciari) in modo arrogante, credono che basti questo per ritornare al 40%. Il PD rischia di non superare il 20% alle prossime elezioni per colpa dell’ottusaggine dei suoi politici.

Cacciari risponde a Delrio sui risultati del governo

Massimo Cacciari: "Non continuate con questa solfa. Cercate di capire questo paese. Cercate di capirlo! Voglio salvarlo il soldato Matteo Renzi!"

Pubblicato da Cartabianca su lunedì 29 gennaio 2018

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