Sbarchi migranti in calo del 6,4% a gennaio

Numeri alla mano gli sbarchi di migranti in Italia sono in diminuzione del 6,4% a gennaio 2018. Prosegue il trend iniziato a luglio 2017 con l'entrata in vigore del codice di condotta per le Organizzazioni Non Governative(ONG) nel Mediterraneo.

MigrantiContinua a calare l’esodo di profughi dall’Africa verso l’Italia. Nel mese di gennaio 2018 sono stati 4.182 i migranti giunti sulle coste italiane, -6,4% rispetto allo stesso mese del 2017. Nello stesso periodo dello scorso anno, infatti, sbarcarono 4.468 persone. I dati sono forniti dal ministero dell’Interno. Nei primi 5 giorni di febbraio sono sbarcate altre 541 persone che fanno salire a 4.723 il numero degli arrivi nel 2018.

Il primo semestre del 2017 è stato caratterizzato da aumento significativo degli sbarchi rispetto allo stesso periodo del 2016, anno in cui fu registrato il record di migranti con 181.436 arrivi. Poi, da luglio 2017 in poi, la tendenza si è invertita grazie all’entrata in vigore del codice di condotta per le Organizzazioni Non Governative(ONG) nel Mediterraneo. Tra i porti maggiormente impegnati, al primo posto quello di Pozzallo con 929 arrivi, seguito da Catania(925) e Messina(913). La maggior parte dei migranti provengono dall’Eritrea(1.184), Tunisia(754), Pakistan(279), Nigeria(252), Libia(233), Costa d’Avorio(202), Senegal(170), Guinea(168), Algeria(151) e Marocco(133). Altri migranti(dato che comprende coloro per i quali sono ancora in corso attività di identificazione) sono 1.197. Tra i migranti arrivati in Italia ci sono anche 407 minori non accompagnati(dato aggiornato al 31 gennaio). I dati mostrano che sta cambiando la geografia dei flussi. Nel 2018 arrivano in Italia anche le famiglie della classe media libica. I libici si collocano così al quinto posto, dietro eritrei, tunisini, pakistani e nigeriani, in una graduatoria nella quale non erano finora mai entrati. Dal 2015 ad oggi sono stati ricollocati 11.878 migranti(dato aggiornato al 5 febbraio), altri 322 sono in attesa del trasferimento.

Commenti