TAR: Bollette mensili e non a 28 giorni

Il TAR del Lazio respinge il ricorso delle compagnie telefoniche contro le bollette mensili. L'abolizione delle fatturazione a 28 giorni è arrivata con la legge 172/2017, ma le compagnie telefoniche si sono tenute l'aumento dell'8,6%.

Bollette mensili e non a 28 giorniLa fatturazione corretta delle bollette telefoniche è mensile e non quella a 28 giorni. Lo ha stabilito oggi(12 febbraio) il TAR del Lazio. I giudici del Tribunale amministrativo hanno respinto i cinque ricorsi proposti da Wind Tre, Fastweb, Tim, Postemobile, Assotelecomunicazioni ed Eolo contro la delibera dell’Agcom del 24 marzo 2017 che aveva imposto agli operatori delle telecomunicazioni la fatturazione e il rinnovo degli abbonamenti per i servizi di telefonia su rete fissa e altri servizi con cadenza mensile anziché a 28 giorni.

Il termine per adeguarsi è scaduto a giugno 2017: le compagnie telefoniche non lo avevano rispettato, impugnando la delibera. Ora, il TAR dovrà pronunciarsi sulle sanzioni inflitte dall’Agcom. La rimodulazione di massa è stato un grave danno per i consumatori, visto che hanno dovuto pagare un canone in più all’anno, assicurando così alle compagnie telefoniche un miliardo in più di incassi. Soldi che non verranno restituiti ai clienti. Oltre il danno c’è anche la beffa. Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre si adeguano alla legge 172/2017 approvata dal Parlamento il 4 dicembre 2017. I clienti stanno ricevendo una comunicazione dagli operatori telefonici che informa il ritorno alla fatturazione mensile a partire da aprile 2018. Non ci saranno più 13 rinnovi all’anno ma solo 12 come prima. Tutto bene? Mica tanto. Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre sono tornate alla fatturazione mensile mantenendo il rincaro dell’8,6% introdotto con la tariffazione ogni 28 giorni. Una bella beffa i consumatori.

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