Wall Street perde 1.000 miliardi di dollari

Giornata nera per la Borsa di New York. Wall Street perde 1.000 miliardi di dollari e trascina giù anche le Borse asiatiche e europee. L’inversione di rotta a Wall Street è stata innescata dalla prospettiva di un rialzo dei tassi di interesse.

Wall Street perde 1.000 miliardi di dollariLa Borsa di New York chiude in forte calo e trascina giù anche l’Europa. Il Dow Jones segna -4,62% a quota 24.345,23, il Nasdaq cede il 3,78% a 6.967,53 punti e lo S&P 500 lascia sul terreno il 4,11% a 2.648,54 punti. E’ la seduta peggiore dal 2011. Al termine delle contrattazioni, l’euro era scambiato a 1,2388 dollari. Il rialzo della moneta unica potrebbe avere gravi conseguenze sull’esportazioni dell’Unione Europea.

Il crollo di Wall Street, dove sono stati persi 1.000 miliardi di dollari, somiglia al “flash crash” del 2010, osservano gli analisti, e giunge nel giorno dell’insediamento di Jerome Powell alla FED. Il tonfo potrebbe essere dovuto all’incremento di stipendi o al probabile aumento dei tassi d’interesse, che il nuovo capo della FED si preparerebbe ad annunciare. L’indice Vix(detto “della paura”) è volato dell’86%, oltre i 32 punti: mai così dall’estate scorsa. Il crollo di Wall Street condiziona anche la Borsa di Milano. Piazza Affari aveva aperto con una perdita delle 3,6%, ora il calo è sceso al 2%. Pesanti perdite anche per le altre Borse europee. L’indice paneuropeo Dj Stoxx 600 ha ceduto in avvio il 2,8%, il peggior inizio dal giugno 2016. Le perdite della Borsa di New York hanno trascinato anche i mercati asiatici. A fine seduta Tokyo segna -4,7%, Hong Kong -4,1%, Shanghai -3,3%, Shenzhen -4,4% e Seul -1,5%. Sydney ha chiuso in ribasso del 3,3%. Sui mercati, da tempo ai massimi, domina il timore per una ripresa dell’inflazione e un’accelerazione dei tassi negli Stati Uniti, con conseguente deprezzamento di tutto il comparto obbligazionario.

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