Lo scandalo dei profili violati su Facebook

La società Cambridge Analytica avrebbe violato 51 milioni di profili Facebook. Lo scandato ha fatto crollare il titolo di Facebook a Wall Street. Sotto accusa un'app.

FacebookLo scandalo dei dati usati illecitamente colpisce Facebook che a Wall Street cede del 6,8%. I profili di 51 milioni di elettori degli Stati Uniti sono stati violati da Cambridge Analytica, un’azienda di consulenza e marketing online fondata nel 2013 dal miliardario Robert Mercer. La violazione è avvenuta quando Cambridge Analytica era al servizio della campagna elettorale di Donald Trump per la Casa Bianca.

Per accedere ai dati, Cambridge Analytica avrebbe sfruttato un’applicazione chiamata “thisisyourdigitallife” e presentata a Facebook e ai suoi utenti come uno strumento per ricerche psicologiche la cui raccolta dati sarebbe servita per fini esclusivamente accademici. I profili Facebook sarebbero stati usati per influenzare il voto delle elezioni presidenziali del 2016. Facebook sarebbe stato a conoscenza dello scandalo e si sarebbe attivato per la cancellazione, senza però informare gli utenti. La violazione dei profili non sarebbe avvenuta solo negli Stati Uniti. Le autorità della Gran Bretagna avrebbero chiesto un mandato di perquisizione della Cambridge Analytica, accusata di aver utilizzata i dati degli utenti per influenzare il voto sulla Brexit. L’obiettivo sarebbe di cercare prove nei server dell’azienda. Lo scandalo ha provocato le dimissioni del responsabile Facebook della sicurezza delle informazioni Alex Stamos. Facebook ha affidato a Stroz Friedberg, società di consulenza specializzata nelle indagini digitali forensi e frodi on line, l’inchiesta interna sul caso Cambridge Analytica. Lo scandalo dei profili violati conferma che Facebook non riesce a tenere sotto controllo il modo in cui sono usati i dati degli utenti. La Commissione europea chiederà chiarimenti a Facebook, dopo le rivelazioni sull’utilizzo dei dati di milioni di utenti da parte della società Cambridge Analytica.

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