La rimodulazione di Vodafone ai clienti privati ricaricabile

Vodafone introduce una modifica delle condizioni dei servizi per i clienti privati ricaricabile. La rimodulazione avrà un aumento che varierà da 0,69 euro a 1,49 euro al mese.

La rimodulazione di Vodafone ai clienti privati ricaricabileModifica delle condizioni dei servizi per i clienti privati ricaricabile”. Inizia così la comunicazione inviata da Vodafone ad alcuni clienti di rete mobile. La compagnia telefonica è stata l’unica a ritornare alla fatturazione mensile imposta dalla Legge 172/2017 senza includere l’aumento dell’8,6% all’anno. I clienti pensavano di essere scampati al rincaro, ma la rimodulazione posticipata ha portato tutto alla normalità.

A partire dal 27 maggio 2018 i clienti privati ricaricabile avranno un aumento del canone mensile che varierà da 0,69 euro a 1,49 euro. Vodafone scrive che “la modifica delle condizioni dei servizi serve per garantire la qualità dei servizi legati agli investimenti sulla rete”. La stessa scusa è stata utilizzata il mese scorso per giustificare la rimodulazione per i clienti privati di rete fissa o possessori di una SIM dati. Tutti i clienti interessati riceveranno una comunicazione via SMS e potranno recedere dal contratto o passare ad altro operatore senza penali fino al giorno prima della variazione contrattuale, specificando come causale del recesso “modifica delle condizioni contrattuali”. Il diritto di recesso può essere esercitato gratuitamente su variazioni.vodafone.it o inviando una raccomandata A/R a Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10015 Ivrea (TO) o via PEC all’indirizzo vodafoneomnitel@pocert.vodafone.it, esplicitando la causale sopraindicata. Il mercato della telefonia è diventato un far west in Italia. Tutte le compagnie fanno quello che vogliono e cambiano le condizioni contrattuali quasi con cadenza annuale. A rimetterci è sempre il consumatore, visto che l’Agcom fa poco o nulla per tutelarlo.

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