Conte rimette incarico, Mattarella chiama Cottarelli

Giuseppe Conte rinuncia all'incarico di premier e rimette l'incarico a Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica non ha accettato il nome di Paolo Savona al Ministero dell’economia. Chiamato Carlo Cottarelli per formare il governo, ovvero colui che vuole tagliare la spesa pubblica.

Sergio MattarellaGiornata infernale per la politica italiana. Il premier incaricato, Giuseppe Conte, ha rimesso il suo incarico di formare il governo conferitogli il 23 maggio scorso dal Presidente della Repubblica. Motivo? Sergio Mattarella non ha accettato il nome di Paolo Savona al Ministero dell’economia per le sue posizioni anti Euro. Non ho parole. Allora che votiamo a fare? Mattarella ha dichiarato: “Il presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia che non può subire imposizioni. Ho accettato tutte le proposte tranne quella del ministero dell’Economia. Ho dovere tutelare risparmiatori”.

Il presidente della Repubblica si è svegliato dal letargo dopo una frustata da Bruxelles. Siamo schiavi dell’UE se ancora non l’avete capito. Non contento, il presidente Mattarella ha convocato per domani mattina al Quirinale Carlo Cottarelli, ovvero colui che preparò la spending review per il governo Letta nel 2014. L’attuazione del documento avrebbe portato un risparmio lordo massimo di 59 miliardi di euro in tre anni. La spending review di Cottarelli prevedeva tagli nella Sanità, alle forze Carlo Cottarellidell’ordine e 85 mila esuberi nella pubblica amministrazione. La sforbiciata alla spesa pubblica non fu attuata, ma l’idea di Cottarelli non cambia quattro anni dopo. Lo scorso 18 maggio al quotidiano “La Stampa” ha dichiarato: “L’Italia deve approfittare di questa fase di crescita per rafforzare i conti pubblici razionalizzando la spesa”. Significa tagli alla spesa pubblica e non è da escludere un intervento anche sulle pensioni. Chi darà la fiducia a Cottarelli in Parlamento? Prima delle elezioni, Silvio Berlusconi annunciò Cottarelli nella squadra di governo. Questo significa che Forza Italia voterà la fiducia. Lo stesso farà anche il Partito Democratico, ovvero il partito asfaltato alle ultime elezioni. Bisogna vedere cosa farà la Lega di Matteo Salvini. Il Movimento 5 Stelle vuole il ritorno al voto, ma il presidente Mattarella ha fatto capire che ci sarà questa decisione in caso di fallimento di Cottarelli. La democrazia è solo una parola senza senso.

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