MEF: Patrimonio immobiliare pubblico vale 283 miliardi
Il patrimonio immobiliare pubblico censito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze(MEF) vale 283 miliardi di euro. In totale sono circa 1 milione le unità catastali. La valutazione, per la prima volta ottenuta attraverso un modello statistico-matematico e metodologie estimative standard, è basata sui dati dichiarati da circa 7.500 Amministrazioni coinvolte nella rilevazione dei beni immobili riferita all’anno 2015, condotta dal Dipartimento del Tesoro nell’ambito del progetto Patrimonio della PA.
Il 77% degli edifici censiti è riconducibile a fabbricati utilizzati direttamente dalla pubblica amministrazione e quindi non disponibili, nel breve-medio termine, per progetti di valorizzazione e dismissione. Questa quota non vendibile vale all’incirca 217 miliardi. Il restante 23% è dato in uso, a titolo gratuito o oneroso, a privati oppure risulta non utilizzato o in ristrutturazione. Per quanto riguarda i privati la quota è di 51 miliardi, mentre gli edifici non utilizzati valgono 12 miliardi. Solo 3 miliardi per quelli in ristrutturazione. Il 74% del valore del portafoglio immobiliare stimato è riconducibile a fabbricati di proprietà delle Amministrazioni locali. Il restante 26% del valore complessivo è ripartito tra Amministrazioni centrali(17%), Amministrazioni locali non incluse nel perimetro di consolidamento dei conti pubblici(6%) e enti pubblici di previdenza e assistenza(3%). Nel 6% ci sono anche gli enti territoriali per l’edilizia residenziale. In termini di distribuzione territoriale, il valore del patrimonio immobiliare stimato mostra importi più elevati in Lombardia(53,8 miliardi di euro), nel Lazio(31,4 miliardi di euro) e in Emilia Romagna(29 miliardi di euro), mentre i valori più bassi si registrano in Valle d’Aosta(1,8 miliardi di euro), in Basilicata(1,6 miliardi di euro) e nel Molise(1,2 miliardi di euro).
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