Fine Quantitative easing un problema per Italia

La Banca Centrale Europea prepara la fine del Quantitative easing, il vasto programma di acquisti di titoli iniziato nel marzo 2015. Per l'Italia sarebbe un grosso problema.

Quantitative easingI mercati internazionali attendono con trepidazione la decisione della Banca Centrale Europea sul Quantitative easing, il vasto programma di acquisti di titoli da 60 miliardi di euro al mese iniziato nel marzo 2015. Fino ad oggi sono stati utilizzati 2.500 miliardi di euro. La misura fu presa dal board dell’Eurotower per cercare di spingere l’inflazione dell’Unione Europea fino al 2%. Un altro effetto positivo è stato la svalutazione dell’euro che ha favorito le esportazioni.

Lo scorso ottobre la BCE aveva esteso il Quantitative easing fino a settembre 2018, ma a partire da gennaio 2018 la cifra è stata tagliata di 30 miliardi di euro al mese. Al 31 maggio 2018 la Banca Centrale Europea aveva acquistato 485,6 miliardi di euro di titoli di Stato tedeschi, 396,7 miliardi di titoli di Stato francesi e 345 miliardi di titoli di Stato italiani. Il QE non è servito molto all’Italia: lo stock del debito pubblico è aumentato di 117,8 miliardi di euro, da 2.184,5 di marzo 2015 a 2.302,3 miliardi di marzo 2018. La prossima settimana il Consiglio direttivo della BCE si incontrerà in Lettonia e il Board potrebbe decidere di mettere fine al Quantitative easing. Per l’Italia sarebbe un grosso problema. La fine del Quantitative easing costringerebbe il nostro Paese a vedersela da sola con gli investitori internazionali. La conseguenza sarà una rapida risalita dello spread oltre i 300 punti, il che significa spendere più soldi per gli interessi sui titoli di Stato. La fine del QE sarà un problema anche per i cittadini con un mutuo: la politica monetaria sarà meno accomodante e provocherà un rialzo dei tassi dell’Euribor. Il Quantitative easing è stata una grossa occasione sprecata dall’Italia per calare il debito pubblico. Tutta colpa dei politici che ci hanno governato in questi tre anni, i quali hanno pensato bene di regalare bonus a destra e manca.

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