Istat: Povertà assoluta record in Italia

Oltre 5 milioni di persone in povertà assoluta in Italia nel 2017. E' quanto emerge dai dati diffusi dall'Istat. Questo è un record negativo che ci ha lasciato in eredità l'ultimo governo targato Partito Democratico.

Povertà assoluta record in ItaliaIl governo del Partito Democratico ha lasciato a Lega e Movimento 5 Stelle un Paese sempre più povero. Sono drammatici gli ultimi dati diramati oggi(26 giugno) dall’Istat riferiti all’anno 2017. Le persone che vivono in povertà assoluta sono stimate in 5 milioni e 58 mila. Un nuovo record negativo targato PD. Le famiglie in povertà assoluta sono stimate in un milione e 778 mila. Rispetto al 2016 la povertà assoluta cresce in termini sia di famiglie sia di individui. L’incidenza di povertà assoluta è pari al 6,9% per le famiglie(da 6,3% nel 2016) e all’8,4% per le persone(da 7,9%).

Due decimi di punto della crescita rispetto al 2016 sia per le famiglie sia per gli individui si devono all’inflazione registrata nel 2017. Entrambi i valori sono i più alti della serie storica, che prende avvio dal 2005. Nel 2017 l’incidenza della povertà assoluta fra i minori è stimata al 12,1%, pari ad 1 milione 208 mila. Si attesta al 10,5% tra le famiglie dove è presente almeno un figlio minore, rimanendo molto diffusa tra quelle con tre o più figli minori(20,9%). Il Mezzogiorno registra un incremento significativo di famiglie(da 8,5% a 10,3%) e persone(da 9,8% a 11,4%) in povertà assoluta rispetto all’anno precedente confermandosi come area del Paese più svantaggiata. L’incidenza della povertà assoluta diminuisce all’aumentare dell’età della persona di riferimento. Il valore minimo, pari a 4,6%, si registra infatti tra le famiglie con persona di riferimento ultra sessantaquattrenne, quello massimo tra le famiglie con persona di riferimento sotto i 35 anni(9,6%). Nelle famiglie con persona di riferimento l’operaio(11,8%) l’incidenza è doppia rispetto alle famiglie con persona di riferimento ritirata dal lavoro(4,2%).

L’istruzione continua a essere fra i fattori che più influiscono sulla condizione di povertà assoluta. Si aggravano le condizioni delle famiglie in cui la persona di riferimento ha conseguito al massimo la licenza di scuola elementare(da 8,2% del 2016 al 10,7%). Tale valore è il più alto osservato nell’intera serie storica a partire dal 2005. Le famiglie con persona di riferimento almeno diplomata, mostrano valori dell’incidenza molto più contenuti, pari al 3,6%. Nel 2017 l’incidenza di povertà assoluta si mantiene più contenuta, e al di sotto del valore medio, tra le famiglie di soli italiani(5,1%), sebbene in aumento(era 4,4% nel 2016), soprattutto nel Mezzogiorno(da 7,5% nel 2016 a 9,1% nel 2017). Si attesta invece su valori molto elevati tra le famiglie con componenti stranieri: 29,2% in quelle di soli stranieri, che riportano valori superiori al 20% in tutte le ripartizioni, con il Mezzogiorno che supera il 40%. Per le famiglie miste il valore dell’incidenza è pari a 16,4, in calo rispetto al 2016.

Le soglie di povertà assoluta

Le soglie di povertà assoluta rappresentano i valori rispetto ai quali si confronta la spesa per consumi di una famiglia al fine di classificarla assolutamente povera o non povera. Ad esempio, per un adulto di 18-59 anni che vive solo, la soglia di povertà è pari a 826,73 euro mensili se risiede in un’area metropolitana del Nord, a 742,18 euro se vive in un piccolo comune settentrionale, a 560,82 euro se risiede in un piccolo comune del Mezzogiorno.

Commenti