Contributi UE dell’Italia

I contributi UE versati dall’Italia sono diventati il tema del giorno. Il ministro Di Maio ha dichiarato di voler bloccare i soldi destinati all'Unione Europea. Una minaccia simile è stata fatta da Renzi nel 2017. Negli ultimi 18 anni restare in UE ci è costato in media 4,9 miliardi all'anno.

Versamenti UE dell'Italia dal 2000 al 2017L’Unione Europea non stampa soldi, ma si tiene in piedi grazie alle tasse pagate dai cittadini europei. I contributi UE versati dall’Italia sono diventati il tema del giorno. Il ministro Luigi Di Maio ha dichiarato di voler bloccare i 20 miliardi all’anno versati all’Unione Europea per “colpa” dell’emergenza migranti. Una minaccia simile fu fatta da Matteo Renzi nel 2017(vedi video). Non si è fatta attendere la risposta dei burocrati di Bruxelles. Il commissario al bilancio dell’UE, Gunther Oettinger, ha detto: “Dovremmo correggere le cifre. Non sono 20 miliardi di euro l’anno. L’Italia paga 14, 15, 16 miliardi di euro all’anno. Se si tiene conto di ciò che riceve dal bilancio dell’UE, resta un contributo netto di 3 miliardi di euro all’anno”.

Non ci crederete, ma hanno detto una cosa falsa tutte e tre i soggetti. Nel 2017 l’Italia ha versato all’UE 15,4 miliardi di contributi e ha avuto indietro soltanto 8,1 miliardi. Il nostro Paese ha quindi registrato un saldo netto negativo di circa 7,3 miliardi. I dati sono della Ragioneria dello Stato. Per la Corte Dei Conti i soldi buttati per l’Unione Europea sono 7 miliardi di euro, circa 300 milioni in meno rispetto alla prima cifra. L’unica cosa certa è che i contributi UE sono un lusso che non possiamo più permettere. Dal 2000 ad oggi l’Italia è sempre stata un contributore netto. Il sito Truenumbers scrive: “Ma se all’inizio del secolo la UE costava poco più di un miliardo, nel tempo la cifra è schizzata”. Nel 2014 l’Italia ha registrato la cifra più alta di contributi versati all’UE con 17,1 miliardi di euro, ma la perdita più costosa è del 2011 con un rosso di 7,6 miliardi. Il 2017 è il secondo peggiore anno in termini di soldi “regalati” all’Unione Europea.

L’Italia, tra il 2000 e il 2017, ha versato all’UE 259,4 miliardi di euro, ricevendone “solo” 170,4: il saldo negativo registrato è di 88,9 miliardi. Questo significa che negli ultimi 18 anni restare in UE ci è costato in media 4,9 miliardi di euro ogni anno. I contributi UE sono un spreco di risorse per tenere in piedi l’ennesimo carrozzone burocratico. I soldi buttati per l’Unione Europea potevano essere utilizzati nel nostro Paese per gli investimenti pubblici o il trasporto pubblico. Una parte dei soldi dei contribuenti italiani sono stati utilizzati dalla Polonia per costruire strade, ponti e linee ferroviarie. Il Paese dell’est Europa ha utilizzato i fondi UE anche per rinnovare il parco mezzi del trasporto pubblico locale e per riqualificare i quartieri periferici. Nel 2016 i polacchi hanno venduto alla Regione Campania 23 autobus con 600 mila chilometri. Capite come stiamo messi in Italia? Di seguito i contributi UE dell’Italia dal 2000 al 2017(valori in milioni di euro).

Anno Versamenti Accrediti Differenza
2000 11.014 9.915 -1.099
2001 11.600 7.869 -3.731
2002 11.306 7.809 -3.497
2003 12.448 10.195 -2.253
2004 13.040 9.559 -3.481
2005 14.130 9.832 -4.298
2006 13.950 10.021 -3.929
2007 13.842 10.127 -3.715
2008 15.266 9.245 -5.981
2009 15.007 7.782 -7.225
2010 14.889 8.350 -6.539
2011 16.215 8.545 -7.670
2012 15.973 9.769 -6.204
2013 17.150 11.904 -5.246
2014 17.188 9.882 -7.306
2015 16.180 11.450 -4.730
2016 14.776 10.076 -4.700
2017 15.451 8.137 -7.314
Totale 259.425 170.467 -88.918

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