Il crollo della Lira turca

Dall’inizio del 2018 la Lira turca ha perso il 35% rispetto al dollaro americano. Il crollo della valuta della Turchia rischia di avere conseguenze anche sul sistema bancario dei Paesi UE. Unicredit tra le banche più esposte.

Lira turca“Se si vuole causare la rovina di una nazione, occorre per prima cosa distruggere la moneta. Di conseguenza, il cardine di ogni difesa è una moneta solida”. Si conclude così la premessa del libro “Quando la moneta muore” di Adam Fergusson. L’estate 2018 sta diventando calda per colpa della crisi della valuta della Turchia. Il crollo della Lira turca va avanti da alcuni mesi per i timori circa le politiche di Ankara. Dall’inizio dell’anno la valuta turca ha perso il 35% rispetto al dollaro americano.

Oggi(10 agosto), in avvio di contrattazioni la Lira turca è arrivata a perdere fino al 13,5%, per poi recuperare un po’ di terreno nel corso della giornata. Viene scambiata a 6,49 con il biglietto verde. I bond sovrani della Turchia segnano nuovi massimi di rendimento, con il decennale denominato in lira volato al 20,58%, segnando un balzo stamani di 84 punti base. Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha dichiarato: “Se loro hanno i dollari, noi abbiamo il nostro popolo, il nostro Dio, non abbiate paura”. Il crollo della Lira turca rischia di avere conseguenze anche sull’economia dell’Unione Europea. Secondo “Financial Times”, la BCE è preoccupata per un possibile contagio sulle banche europee. Tra le più esposte, il giornale economico del Regno Unito cita l’italiana Unicredit, la spagnola Bbva e la francese Bnp Paribas. In Turchia Unicredit è presente con Yapi Kredi, quarta banca privata con 788 sportelli e 53 miliardi di asset. Secondo i dati della Banca dei regolamenti internazionali(Bri), il sistema bancario spagnolo è quello più esposto con 84 miliardi di dollari. Seguono Francia(37 miliardi), Gran Bretagna(18,8 miliardi), Stati Uniti(17,7 miliardi) e Germania(17,5 miliardi). Il sistema bancario italiano è al sesto posto con un esposizione di 16,9 miliardi di dollari verso la Turchia. In totale l’esposizione delle banche internazionali verso la Turchia è pari a 264,8 miliardi di dollari. Piazza Affari nel primo pomeriggio è arrivata a perdere oltre il 2% per la crisi valutaria in Turchia. Crollo di Unicredit a -5,67%.

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