La Terra dei Fuochi è arrivata a Milano

Il mega rogo in un capannone dell’azienda IPB a Milano fa capire che la Terra dei Fuochi è arrivata anche nel capoluogo lombardo. La salute di tutti è a rischio, ma questo sembra non interessare ai media e alla classe politica.

Rogo MilanoUn incendio di vaste dimensioni è scoppiato il 14 ottobre 2018 a Bovisasca, nella zona Nord di Milano. Ha preso fuoco un capannone pieno di rifiuti e di plastiche che hanno sprigionato elevate quantità di diossina mettendo a rischio la salute dei cittadini. Sulle cause sono in corso accertamenti, ma il sospetto è che si tratti di rogo doloso come avviene nella Terra dei Fuochi.

Il maxi rogo, l’ennesimo negli ultimi mesi in Lombardia, ha riguardato un capannone dell’azienda IPB che si occupa di stoccaggio e smaltimento rifiuti. I tecnici dell’Arpa hanno escluso gravi problemi per la salute, anche se bisognerà capire con certezza quali materiali si trovavano nel capannone e se si tratti o meno di rifiuti pericolosi. La Procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo di indagine per individuare le cause dell’incendio. I cattivi odori provocati dal rogo si sono sentiti non solo nella zona Nord di Milano, ma anche in centro, fino a piazza Napoli e all’area dei Navigli. Il blogger Claudio Messora abita nelle vicinanze del mega incendio ed è scappato con la sua famiglia dalla sua abitazione per l’aria irrespirabile. Nel 2018 a Milano ci sono stati 17 incendi “sospetti” ed è ormai chiaro a tutti che la Terra dei Fuochi è arrivata anche nel capoluogo lombardo. Il problema roghi sembra non interessare i media e la classe politica italiana.

Valori diossina alterati

Il rogo alla IPB di Milano ha generato una percentuale di diossina pari allo 0,5 picogrammi per metro cubo. Secondo i normali parametri, la sostanza comporterebbe pericoli alla salute qualora fosse presente con una percentuale dello 0,3 per un anno intero. Dunque i valori della diossina sono alterati. L’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha dichiarato: “Io stesso noto nell’aria un odore acre anomalo ma non ci risultano pericoli per la salute dei cittadini. Quindi rassicuriamo: dobbiamo tenere le finestre chiuse e sopportare questo odore che però non è pericoloso per la nostra salute”. Voi ci credete? Io no. Le conseguenze dei roghi tossici si verificano dopo alcuni anni sotto forma di tumori. Nel 2016 l’Istituto Superiore di Sanità(ISS) ha pubblicato un rapporto in cui si evince che nella Terra dei Fuochi(quella “vera”) si muore di più che in altre zone d’Italia, ci si ammala più di cancro e si registrano più ricoveri. Siamo coinvolti tutti. È in gioco la nostra vita. Se vogliamo mettere in sicurezza la salute delle nostre famiglie è necessario che al Governo arrivi un appello chiaro:

  1. E’ necessario fare un censimento dei capannoni pieni di rifiuti nelle aree urbane ed extraurbane, perché quelli saranno gli obiettivi delle ecomafie nelle prossime ore.
  2. Bisogna mobilitare l’esercito e presidiare tutte le zone a rischio.

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