Bankitalia: In calo sofferenze bancarie

A settembre 2018 le sofferenze bancarie sono diminuite del 22,7% su base annua(-20,8% ad agosto) per effetto di alcune operazioni di cartolarizzazione. E’ quello che emerge dal rapporto di Bankitalia.

Sofferenze bancarieLe sofferenze detenute dalle banche italiane sono diminuite del 22,7% su base annua a settembre 2018 per effetto di alcune operazioni di cartolarizzazione. E’ quello che emerge dal rapporto “Banche e moneta: serie nazionali” pubblicato oggi(9 novembre) dalla Banca d’Italia. Le sofferenze bancarie sono calate del 20,8% rispetto ad agosto 2018. I crediti in sofferenza sono quelli erogati dalle banche a soggetti che diventati insolventi. Questi crediti fanno parte degli NPL, cioè i non performing loans. Secondo quanto riportato nel bollettino mensile di Bankitalia a settembre 2018 l’ammontare delle sofferenze bancarie lorde era sceso a 122,5 miliardi di euro.

I tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,16%(2,21% in agosto); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,27%. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari all’1,45%(1,55% in agosto); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,98%, quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,01%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,39%. In settembre i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti del 2,9% su base annua(2,6% in agosto). I prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,8% come nel mese precedente, mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dell’1,9%(1,2% in agosto). I depositi del settore privato sono aumentati del 4,6% su base annua(4,3% nel mese precedente); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 13,8%(era diminuita del 14% nel mese precedente).

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