L’abbandono del trasporto pubblico in Campania

I viaggiatori al giorno in Campania sono diminuiti di 158.516 unità in sette anni. L’abbandono del trasporto pubblico è dovuto anche alle condizioni di viaggio, decisamente non in linea con il progresso europeo.

Il numero dei passeggeri del trasporto pubblico aumenta in Italia, toccando quota 5,59 milioni e segnando un nuovo record rispetto al 2012(+8% in 4 anni). Sono infatti 2 milioni e 874 mila coloro che ogni giorno usufruiscono del servizio ferroviario regionale e 2 milioni e 716 mila quelli che prendono ogni giorno le metropolitane, presenti in 7 città italiane. In controtendenza la Campania, regione in cui si nota un progressivo abbandono del trasporto pubblico. E’ quello che emerge dal rapporto “Pendolaria 2018” pubblicato oggi(30 gennaio) da Legambiente.

I viaggiatori al giorno in Campania sono diminuiti di 158.516 unità, passando dai 467 mila del 2011 ai 308.484 del 2017. Un calo del 33,8%. Tutta colpa dei tagli continui ai servizi ferroviari(pari all’8%) e al rincaro dei biglietti del 48%. L’abbandono del trasporto pubblico in Campania è dovuto anche alle condizioni di viaggio, decisamente non in linea con il progresso europeo: 370 treni in circolazione sulla rete regionale denunciano un’età media di 19,8 anni, il 65,6% dei treni ha più di 15 anni di età. A Napoli gli 81 treni metropolitani hanno un’età media di 19,8 anni, mentre il 77,8% dei treni ha più di 15 anni e sono 42 i tram in circolazione con una età media di 19,5 anni. Nel capoluogo campano c’è stato anche un calo degli autobus urbani. Condizioni che rendono difficile a 308.484 pendolari la pratica quotidiana di andare a lavoro in treno o in bus. I 158.516 pendolari della Campania hanno abbandonato il trasporto pubblico per i mezzi privati, che significa una stima prudente di oltre 79 mila automobili che in sette anni sono ritornate a circolare sulle strade, con più ingorghi e più smog.

Gli investimenti in Campania

Nel nodo di Napoli in questi anni, come nel resto della Campania, si sono realizzati investimenti importanti per il miglioramento delle infrastrutture esistenti concentrando i fondi europei nella direzione di creare una metropolitana regionale. La Campania, dopo pesanti tagli effettuati in passato continua a mostrare segni positivi negli ultimi anni arrivando allo 0,69% del bilancio regionale, con circa 122 milioni di euro spesi tra servizi aggiuntivi e materiale rotabile. Per la linea 2 di Napoli(la linea storica che utilizza treni suburbani) sono stati immessi nel 2016 12 nuovi treni Jazz che hanno sostituito i vecchi convogli del 1983 mentre 10 nuovi treni per la linea 1 verranno immessi in servizio nel 2019. Nei prossimi anni sono previsti 40 nuovi treni destinati alle linee Trenitalia. Ulteriori investimenti sono mirati a rinnovare la flotta EAV, nel periodo 2015-2020, con 47,5 milioni per l’acquisto di 26 nuovi ETR ed il revamping di altri 37 per le linee Vesuviane, 12 nuove unità di trazione e 14 convogli revampizzati per le linee Flegree, il revamping di altre 12 motrici per la linea Piscinola-Aversa e per le linee suburbane altre 7 unità di trazione nuove ed il revamping di 3 convogli. Il prolungamento della linea 6 di Napoli, al momento chiusa proprio per i lavori in corso, ha subito negli anni notevoli ritardi. Nel 2019 dovrebbe essere pronto il collegamento tra Fuorigrotta e piazza San Pasquale, mentre l’arrivo a Piazza Municipio avverrà non prima del 2021.

Commenti

  1. Stessa identica situazione per quanto riguarda il Lazio... gli utenti, soprattutto pendolari sono trattati alla stregua di bestiame,
    Ma non è la carenza di investimenti a preoccupare, è proprio l'impressione che si ha che non interessi a nessuno

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    1. Puntano sull'Alta Velocità. Il problema è che ci sono tanti pendolari che ci mettono una vita per arrivare a lavoro.

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