Bomba alla pizzeria Sorbillo

Bomba contro l’ingresso della pizzeria Sorbillo in via dei Tribunali 32. Cinque anni fa la sede fu incendiata. Il titolare: "È un attacco alla rinascita di Napoli". Il sindaco De Magistris attacca il ministro Salvini.

Gino SorbilloUna bomba è esplosa davanti all’ingresso della pizzeria Sorbillo di via dei Tribunali 32, nel centro storico di Napoli. Il brand Sorbillo è una delle catene di pizzerie più famose della città, con una serie di locali aperti in diverse zone d’Italia e anche all’estero. “La pizzeria è chiusa per bomba, ma riapriremo presto. E’ un attacco alla rinascita di Napoli, alla legalità. Cinque anni fa, la pizzeria era stata bersaglio anche di un incendio”. E’ quello che scritto su Facebook il titolare Gino Sorbillo.

Della bomba esplosa alla nota pizzeria Sorbillo poco sappiamo circa il movente. Sarà la Procura della Repubblica di Napoli a dover capire cosa sia accaduto. Rilievi e indagini sono in corso per cercare di ricostruire quanto accaduto. All’esame anche le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona. La polizia conferma che si è trattata di una bomba carta. Questo non è un fatto di cronaca isolato: nelle scorse settimane sono esplose bombe davanti ad alcune pasticcerie nell’area Nord di Napoli e ad un negozio di scarpe di via Toledo. In totale sono stati otto gli avvertimenti della camorra fatti nel napoletano. Ieri una bomba aveva divelto la saracinesca di una concessionaria di auto usate ad Afragola. I cittadini si sono accorti che esiste ancora la camorra con la bomba alla pizzeria Sorbillo. Ma dove vivono? La criminalità organizzata è un problema irrisolto che viene spesso dimenticato dai politici, compreso quelli che vogliono andare a prendere i migranti in mezzo al mare.

De Magistris attacca il ministro Salvini

La bomba esplosa davanti alla pizzeria Sorbillo è diventata una questione politica. Tutta colpa del sindaco Luigi De Magistris. L’ex magistrato ha attaccato Matteo Salvini: “Siamo ancora in attesa delle forze dell’ordine che per ben due volte in visita a Napoli il ministro dell’Interno aveva promesso e che io personalmente non ho visto se non nelle occasioni in cui autorevoli esponenti di governo fanno visita”. Peccato che la città di Napoli sta già beneficiando di rinforzi per polizia e carabinieri e grazie al decreto sicurezza ha ottenuto maggiori risorse, una norma ad hoc per rottamare i motorini sequestrati e più poteri per ordine pubblico e sgomberi. Salvini ha detto: “Evidentemente il sindaco non se ne è accorto o non l’ha capito: è troppo concentrato a coccolare centri sociali e clandestini”. Quella di De Magistris è un’uscita fuori luogo che conferma l’incapacità amministrativa.

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