Il sito del Reddito di cittadinanza

Il premier Conte e il ministro del Lavoro Di Maio hanno presentato ufficialmente il sito del Reddito di cittadinanza e la card di Poste Italiane che erogherà il sussidio. Le perplessità di Boeri e Confindustria.

Il premier Conte e il ministro Di Maio presentano la cardIl premier Conte e il ministro del Lavoro Di Maio hanno presentato ufficialmente a Roma il sito online del Reddito di cittadinanza, attivo da oggi, e la card che erogherà il sussidio. Fino al 5 marzo il sito www.redditodicittadinanza.gov.it avrà solo carattere informativo, spiegherà come funziona il provvedimento, chi sono i beneficiari, quali documenti presentare e dove. Dal 6 al 31 marzo sarà poi possibile inviare le prime domande. La card gialla prepagata è stata realizzata da Poste Italiane ed ha una numerazione simile a quelle di PostePay.

Possono richiedere il Reddito di cittadinanza i cittadini italiani, europei, lungo soggiornanti, residenti in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Il richiedente deve avere un ISEE(Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui. Il patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non deve superare i 30.000 euro e il patrimonio finanziario deve essere inferiore ai 6.000 euro. Il limite cambia se il nucleo familiare è numeroso o se conta persone con disabilità. Nessuno dei componenti familiari deve aver lasciato il lavoro a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi precedenti. L’ISEE aggiornato può essere richiesto ai CAF oppure on line sul sito dell’Inps. La domanda per richiedere il Reddito di cittadinanza può essere presentata a partire dal 6 marzo direttamente on line sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it, presso tutti gli Uffici Postali oppure in un qualunque CAF. Per presentare la domanda online bisogna possedere l’Identità Digitale attivando il Sistema Pubblico di Identità Digitale(SPID) presso uno degli Identity Provider accreditati. Per tutte le richieste presentate l’Inps verificherà l’esistenza dei requisiti necessari. Dopo l’accettazione, il richiedente sarà contattato dai Centri per l’Impiego o dal Comune per avviare la formazione e l’inserimento lavorativo o un programma di inclusione attiva.

47,9% beneficiari single

I single costituiscono il 47,9% delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza e riceveranno in media un sussidio annuo di 4.469 euro, pari all’82,1% del reddito. E’ quello che emerge da un rapporto dell’Istat presentato oggi(4 febbraio) nell’audizione sul Decretone al Senato. Il sussidio medio sarà di 5.045 euro(il 66,7% del reddito familiare) e sarà più alto al Sud(a 5.176 euro). Secondo i calcoli dell’Istat, il Reddito di cittadinanza coinvolgerebbe una platea di 1,3 milioni di famiglie e 2,7 milioni di persone. I nuclei familiari di soli italiani sono 1.056.000, circa l’81%. Mentre quelli formati solo da stranieri sono 150.000(l’11,5%). Le famiglie miste di italiani e stranieri che beneficeranno del Reddito di cittadinanza sono 102.000, pari al 7,8% del totale.

Reddito di cittadinanza scoraggia ricerca di un lavoro?

Il presidente dell’Inps Tito Boeri ha dichiarato: “Gli effetti di scoraggiamento al lavoro sono rilevanti. Quasi il 45% dei dipendenti privati del Sud ha redditi da lavoro netti inferiori a quelli garantiti dal Reddito di cittadinanza a un individuo che dichiari di avere un reddito uguale a zero”. Più o meno le stesse cose che ha detto Pierangelo Albini di Confindustria: “Il Reddito di cittadinanza potrebbe avere un effetto scoraggiamento anziché incentivare l’offerta e promuovere una persona a cercare un’occupazione. Questo si desume dal livello troppo elevato del beneficio economico che si attesta a 780 euro al mese per un single e che potrebbe scoraggiarlo dal cercare un impiego in considerazione del fatto che al primo impiego lo stipendio medio di un under-30 è di 830 euro netti al mese”. Il problema non è il Reddito di cittadinanza, ma gli stipendi bassi. Quando lo capiranno?

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