Migranti chiedono risarcimento

41 migranti chiedono il risarcimento danni all'Italia per essere stati costretti a rimanere a bordo della nave Diciotti per dieci giorni. 16 migranti risultano essere nati l'1 gennaio 2002.

Migranti della nave DiciottiAlcuni migranti che erano a bordo della nave Diciotti hanno presentato un ricorso al Tribunale civile di Roma per chiedere un risarcimento all’Italia per essere stati costretti a rimanere a bordo per dieci giorni nel porto di Catania. Dopo esser scesi dalla nave Diciotti, gli stranieri si erano poi rifugiati presso le tendopoli abusive di Baobab Experience, un’associazione legata al mondo della sinistra radicale.

Il ricorso è stato presentato da uno studio legale a nome di 41 persone, tra cui un minore, che erano a bordo della nave della Guardia costiera italiana che nell’agosto scorso è stata bloccata dal ministro Salvini per dieci giorni prima di consentire la discesa a terra dei 190 profughi. I migranti chiedono al premier Conte e al ministro Salvini un risarcimento tra i 42 mila e i 71 mila euro. Dei 41 migranti che si sono rivolti allo studio legale, 16 hanno dichiarato di essere nati il primo gennaio 2002 in modo da risultare minorenni e ottenere così accoglienza in Italia. Una coincidenza che fa supporre, come spesso accade, che le generalità fornite dai richiedenti asilo siano del tutto inventate. Una causa legale che arriva pochi giorni dopo la decisione della Giunta per l’immunità del Senato di non concedere l’autorizzazione a procedere al tribunale dei ministri che avrebbe voluto processare Matteo Salvini. La richiesta di risarcimento dei 41 migranti è una “pagliacciata” messa in atto da uno studio legale che vuole incassare soldi pubblici senza far nulla. Il motivo? Il costo della causa è a carico del contribuente italiano. L’Italia, infatti, paga l’avvocato ai migranti. E’ il cosiddetto “patrocinio a spese dello Stato”. Altro che “privazione della libertà personale”, qui si tratta di incassare soldi. Vogliamo far cessare questo business che ruota intorno al prodotto migrante?

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