Migranti dirottano mercantile

Un gruppo di migranti ha dirottato la nave mercantile El Hiblu I per non essere riportati in Libia. L'Ong Sea Watch giustifica dirottamento. La nave è arrivata a Malta.

Nave mercantile El Hiblu 1108 migranti salpati dalla Libia sono naufragati e soccorsi dalla nave El Hiblu 1 in una zona Sar libica. Il mercantile, di proprietà di una compagnia turca, ma battente bandiera dello Stato oceanico di Palau, era partita dalla Turchia. Dei 108 migranti, 77 sono uomini, 19 donne e 12 bambini. I naufraghi stavano per essere riportati in Libia, ma alcuni migranti hanno dirottato la nave mercantile verso Malta.

L’incredibile vicenda si è verificata ieri(27 marzo) tra il silenzio dei media italiani. Una volta in acque maltesi, il mercantile è stato preso sotto controllo dalla Marina maltese, che lo ha restituito al capitano della nave. Il dirottamento è avvenuto quando il mercantile era a sole sei miglia da Tripoli. I migranti, resisi conto che stavano per essere riportati in Libia, si sono ribellati e minacciando il comandante e l’equipaggio li hanno costretti ad invertire la rotta. La nave, il suo equipaggio e tutti i migranti sono stati scortati a Malta per essere consegnati alla polizia per le indagini. “Durante la notte le forze armate di Malta hanno condotto un’operazione sensibile, salendo a bordo di una nave catturata dai migranti davanti alle coste della Libia e fatta dirigere verso Malta. Non ci sottraiamo alle responsabilità nonostante le nostre dimensioni. Ora seguiremo tutte le regole internazionali di conseguenza". Lo scrive su Twitter il premier maltese Joseph Muscat, dopo l’arrivo in porto a La Valletta del mercantile dirottata dai migranti. Cinque uomini, individuati come i dirottatori, sono stati invece arrestati dalla polizia maltese.

Ong Sea Watch giustifica dirottamento

Il dirottamento del mercantile è un fatto gravissimo, ma c’è qualcuno che giustifica l’azione fatta da alcuni migranti. La portavoce della Ong Sea Watch, Giorgia Linardi, ha dichiarato: “Non è un dirottamento, le azioni messe in atto dalle persone soccorse erano per difesa personale e contro le conseguenze mortali imposte dalla politica europea disumana dei confini chiusi. Ci stiamo macchiando di crimini pazzeschi, che ricordano l'olocausto”. La Ong sostiene che i naufraghi sono fuggiti dai campi di concentramento libici, in cerca di rifugio sulle coste europee. Qualcuno dovrebbe spiegare che nessuno obbliga i migranti ad andare in Libia per salpare verso l’Europa in modo abusivo.

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