Ossigeno

Di Carol Cassella e pubblicato dalla Giunti, "Ossigeno" è un medical-thriller ambientato a Seattle che ci descrive la figura dell’anestesista, colui che durante gli interventi chirurgici ha letteralmente nelle mani la vita del paziente.

OssigenoOssigeno” è un libro di Carol Cassella e pubblicato dalla Giunti.  Carol Cassella è nata a Dallas nel 1957. Dopo la laurea in medicina è diventata un medico anestesista. Ha conseguito, inoltre, la laurea in letteratura inglese presso la Duke University. “Ossigeno” è il primo romanzo della scrittrice americana ed è stato pubblicato nel 2011. Il libro è diventato un bestseller internazionale. “Ossigeno” è un medical-thriller che ci descrive la figura dell’anestesista, colui che durante gli interventi chirurgici ha letteralmente nelle mani la vita del paziente. “Ossigeno” trascina il lettore in quella misteriosa terra di confine che si distende tra la vita e la morte.

Marie Heaton è un’ottima anestesista che lavora in un prestigioso ospedale di Seattle. Il suo lavoro va avanti senza problemi finché non arriva Jolene, una bambina di 8 anni che muore per un inspiegabile arresto cardiaco durante un’operazione. Disperata, la madre della bimba decide di far causa all’anestesista per negligenza. Da quel momento la vita di Marie viene sconvolta. L’unico a starle accanto è il brillante collega anestesista Joe Hillary, amante della musica e pilota d’aereo. La prima parte di “Ossigeno” è abbastanza gradevole e scorrevole, poi la trama perde ritmo e la lettura diventa difficoltosa. Carol Cassella è precisa ed approfondita anche nell’analizzare i sentimenti di Marie Heaton, le reazioni dei colleghi e dei suoi familiari. Forse indugia troppo nel sottolineare l'autocommiserazione dell’anestesista trascinandoci in pagine e pagine di sensi di colpa che alla fine ci fanno perdere la simpatia che avevamo per la donna. Non mi è piaciuta la parte centrale incentrata sui conflitti familiari di Marie, utile solo ad allungare il volume del libro. Il finale è abbastanza scontato e prevedibile. Il libro sarebbe stato migliore senza una centinaio di pagine.

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