Agguato a Napoli. Uomo ucciso davanti al nipote
Agguato di camorra davanti a una scuola nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, proprio mentre i bambini entravano in aula. Morto un 57enne, vicino al clan Rinaldi, ferito alle gambe il figlio 32enne, forse il bersaglio dei killer. I due erano in auto quando sono stati raggiunti da due persone a bordo di uno scooter che hanno esploso 15 colpi di arma da fuoco.
Sul posto era presente anche il nipote della vittima di 4 anni, che si è salvato per miracolo. In strada è rimasto il suo zainetto scolastico. L’agguato è avvenuto in un orario in cui bambini e ragazzi vanno a scuola e la città si mette in movimento. Questo dimostra che a Napoli la sicurezza è un optional. Di fronte a fatti di questo tipo dobbiamo chiedere allo Stato più forze di polizia perché il controllo del territorio è compito esclusivo e precipuo dello Stato. Basta parole, servono solo fatti. La preside della scuola vuole l’arrivo dell’esercito in città. Alessandra Clemente, assessore del Comune di Napoli, e figlia di Sandra Ruotolo, vittima innocente di camorra, è scossa per l’agguato avvenuto davanti alla scuola: “Quello zainetto rosso mi ricorda quello abbandonato da mio fratello Francesco che tornava da scuola con mia madre quando la uccisero”. Qualche mese fa, in una visita a Napoli, il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva promesso l’arrivo di cento uomini in più per le forze dell’ordine. Dove sono?
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