Inaugurato cantiere per abbattimento della Vela verde

Il cantiere per l’abbattimento della Vela verde è stato inaugurato dal sindaco Luigi De Magistris. Serviranno sei mesi di lavoro per liberare completamente la zona dal fabbricato. La demolizione parte con quasi due anni di ritardo.

Cantiere per l'abbattimento della Vela verdeIl cantiere per l’abbattimento della Vela verde è stato inaugurato questa mattina(13 maggio) dal sindaco Luigi De Magistris. Ci vorranno sei mesi di lavoro per non vedere più uno degli edifici progettati dall’architetto Franz Di Salvo. Subito dopo la demolizione della Vela verde sarà ricostruita la viabilità, con campi sportivi, camminamenti pedonali, zone attrezzate, marciapiedi e parcheggi.

L’appalto per i lavori è andato alla “D&D costruzioni”, che nella prima fase si preoccuperà di liberare dall’interno il fabbricato, poi si passerà alla vera e propria demolizione. “È la città che vince, sono queste le ruspe che ci piacciono”. Questo è quello che dichiarato il primo cittadino di Napoli. L’abbattimento delle Vele era diventato un bel terno al lotto. Inizialmente, la demolizione doveva avvenire entro l’estate del 2017. Intoppi burocratici bloccarono tutto e il sindaco De Magistris promise che la Vela verde sarebbe andata giù entro Natale 2017. Purtroppo anche questa promessa non fu mantenuta. Nel 2018 c’è stato un silenzio assoluto sulla vicenda e solo all’inizio del 2019 si è ritornato a parlare dell’abbattimento delle Vele verde. Successivamente saranno abbattute anche la Vela rossa e quella gialla. L’unica Vela che resterà in piedi sarà sede della città metropolitana, così Scampa si trasformerà da periferia a centro cittadino. La demolizione delle tre Vele di Scampia sarà possibile grazie ai soldi stanziati dal governo Renzi nel 2016 per le periferie, un bando in cui fu incluso anche il progetto “Restart Scampia”.

La storia delle Vele

Nel 1962 la legge 167 favorì lo sviluppo della zona nord di Napoli con la costruzione di grandi unità abitative dove centinaia di famiglie avrebbero potuto integrarsi e creare una nuova comunità, gettando le basi per un riscatto sociale. Del progetto fanno parte anche le Vele di Scampia, progettate dall’architetto Franz Di Salvo. L’idea è quello di ricreare i vicoli di Napoli in verticale. In questo modo centinaia di famiglie avrebbero potuto integrarsi e creare una nuova comunità, gettando le basi per un riscatto sociale. Il “vicolo” che collega le due unità abitative doveva essere di 12 metri, ma per risparmiare sui costi la ditta lo fa di solo 7,5 metri. Le sette Vele vengono consegnate tra il 1972 e il 1975. In ogni fabbricato vengono ammassati 240 nuclei familiari. Il sogno del riscatto sociale fallisce per l’assenza dello Stato. Il primo commissariato di Polizia fu insediato solo nel 1987, esattamente quindici anni dopo la consegna degli primi alloggi. Troppo tardi. Le Vele sono già diventate il simbolo del degrado e della criminalità organizzata. Negli anni ‘90 si è deciso di cancellare quel obbrobrio edilizio. Dal 1997 al 2003 sono state abbattute tre delle sette Vele.

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