Spari in ospedale a Napoli

Un uomo con in testa un casco ha sparato 4 colpi di pistola nel cortile dell’ospedale Vecchio Pellegrini. Napoli è diventata una zona di guerra per colpa della camorra e della contemporanea assenza dello Stato.

Spari in ospedale a NapoliTorna la paura a Napoli. Questa volta un sicario ha tentato un agguato perfino in ospedale. E’ successo questa notte nel cortile dell’ospedale Vecchio Pellegrini, nel popoloso quartiere della Pignasecca. Un uomo con in testa un casco ha sparato 4 colpi di pistola contro un giovane arrivato poco prima già ferito alle gambe. Il 22enne ferito era arrivato accompagnato da alcuni amici. Poco dopo è entrato l’aggressore, presumibilmente lo stesso che lo aveva gambizzato.

Il sicario ha sparato ad altezza uomo e ha colpito due amici minorenni del ferito, che però sono fuggiti prima di essere soccorsi. Sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia Napoli Centro. Il giovane gambizzato è già noto alle forze dell’ordine. Le sue condizioni sono stabili. L’agguato davanti all’ospedale Vecchio Pellegrini avrebbe potuto causare anche altre vittime. Oltre alle persone che si trovavano in attesa di cure davanti e dentro al pronto soccorso, e ai medici e agli infermieri che stavano prestando le cure, a rischiare la vita è stata una guardia giurata in servizio che ha aiutato il ferito a varcare l’ingresso. “Non posso pensare di fornire ad infermieri e dottori un camice antiproiettile. È stato il Far West. Gente che lavora, che è qui a prestare soccorso non può trovarsi all’improvviso come in una zona di guerra. L’episodio è grave e terribile”. E’ quello che ha dichiarato Ciro Verdoliva, commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 giunto sul posto a dare solidarietà agli operatori sanitari. Di fronte a fatti così gravi dobbiamo chiedere allo Stato più forze di polizia perché il controllo del territorio è compito esclusivo e precipuo dello Stato. Basta parole, servono solo fatti. Napoli è diventata una zona di guerra per colpa della camorra e della contemporanea assenza dello Stato. Il capo della Polizia, Franco Gabrieli, ha dichiarato: “In questo momento la criminalità napoletana ha modalità di azione che hanno raggiunto un livello gangsteristico”.

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