Istat: Spesa famiglie ferma a 2.571 euro

Nel 2018 la spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia resta ferma a 2.571 euro. La spesa è ancora lontana dai livelli del 2011. Restano ampi i divari territoriali.

Spesa famiglie ferma a 2.571 euroNel 2018, la stima spesa media mensile per consumi delle famiglie residenti in Italia è stata di 2.571 euro in valori correnti, sostanzialmente invariata rispetto al 2017(+0,3%), quando era cresciuta dell’1,6% sul 2016. La spesa media delle famiglie di soli stranieri(1.700) è inferiore del 35,3%rispetto a quelle di soli italiani(2.627 euro). La spesa delle famiglie è ancora lontana dai 2.640 euro mensili registrati nel 2011. Il 2012 e il 2013 furono due anni di forte contrazione.

Nel 2018 la spesa reale è scesa dello 0,9%, segnando la prima contrazione dal 2013, che interrompe la moderata dinamica positiva registrata dal 2014 al 2017. La metà delle famiglie residenti in Italia ha speso nel 2018 una cifra non superiore a 2.153 euro, invariata rispetto ai 2.154 euro del 2017. Le famiglie che vivono in una abitazione in affitto destinano oltre un quinto della loro spesa complessiva al pagamento del canone. Le famiglie hanno speso per prodotti alimentari e bevande analcoliche in media 462 euro mensili, senza differenze significative rispetto ai 457 euro del 2017. La spesa per beni e servizi non alimentari è di 2.110 euro mensili, anche questa stabile rispetto al 2017(2.107 euro). Per abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili, manutenzione ordinaria e straordinaria la spesa resta invariata rispetto all’anno precedente e pari a 903 euro, di cui 589 euro di affitti figurativi. La voce di spesa che le famiglie cercano maggiormente di contenere è, nel 2018, quella per abbigliamento e calzature.

Restano ampi i divari territoriali

Pur in attenuazione, restano ampi i divari territoriali. I livelli di spesa più alti si registrano nel Nord-ovest(2.866 euro) nel Nord-est(2.783) e nel Centro(2.723). I più bassi nel Sud(2.087 euro) e nelle Isole(2.068 euro). Le regioni con la spesa media mensile più elevata sono Lombardia(3.020 euro), Valle d’Aosta(3.018 euro) e Trentino-Alto Adige(2.945 euro). La Calabria si conferma la regione con la spesa più contenuta, pari a 1.902 euro, seguita dalla Sicilia (2.036 euro mensili). Al crescere del livello di istruzione della persona di riferimento, misurata dal titolo di studio, aumentano le disponibilità economiche e, di conseguenza, il livello delle spese. Si passa infatti dai 1.680 euro mensili delle famiglie in cui la persona di riferimento ha al massimo la licenza elementare ai 3.637 euro di quelle con persona di riferimento con titolo universitario.

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