Istat: In calo vittime di incidenti stradali in Italia

In calo le vittime di incidenti stradali nel 2018 in Italia. E' quello che emerge dai dati diffusi dall'Istat. Tra le vittime, aumentano del’1,5% i pedoni e del 17,4% i ciclomotoristi. In calo le vittime anche in UE.

Incidente stradaleIn calo le vittime di incidenti stradali nel 2018 in Italia. E’ quello che emerge dal rapporto “Incidenti stradali” pubblicato oggi(25 luglio) dall’Istat. Nel 2018 sono stati 172.344 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in calo rispetto al 2017(-1,5%), con 3.325 vittime(morti entro 30 giorni dall’evento) e 242.621 feriti(-1,7%). Il numero dei morti torna a diminuire rispetto al 2017(-53 unità, pari a -1,6%) dopo l’aumento registrato lo scorso anno. L’incidentalità stradale presenta dei picchi dal lunedì al venerdì in corrispondenza degli spostamenti casa-lavoro e intorno alle 13, nel fine settimana tra le 11 e le 13 e tra le 16 e le 20.

Tra le vittime, aumentano del’1,5% i pedoni e del 17,4% i ciclomotoristi. In calo i motociclisti(-6,8%), i ciclisti(-13,8%) e gli automobilisti(-3%). Sebbene il numero dei morti sia complessivamente in diminuzione, aumentano le vittime sulle autostrade(da 296 nel 2017 a 327 nel 2018, +10,5%) a causa dell’incidente stradale avvenuto il 14 agosto 2018 sul Ponte Morandi della A10 Genova-Savona-Ventimiglia, che ha coinvolto numerosi veicoli e causato 43 vittime. Malgrado il calo delle vittime registrato su scala nazionale, in 12 tra Regioni e Province autonome i morti sulle strada sono aumentati rispetto al 2017. Escludendo le regioni di piccole dimensioni che presentano valori più oscillanti nel tempo, sono Liguria(+42,5%), Calabria(+27,0%), Sardegna(+16,7%) e Lombardia(+14,2%) a far registrare gli aumenti più consistenti. Diminuzioni significative si rilevano, invece, in Emilia Romagna(-18,0%), Campania(-14,9%) e Puglia(-14.8%).

Sono i conducenti adulti, sia uomini che donne tra i 40 e i 49 anni, a essere più coinvolti in incidente, seguiti dai giovani tra 20 e 29 anni. Tale distribuzione è caratteristica dei soli conducenti italiani, mentre per quelli di nazionalità straniera la frequenza più elevata si registra per gli uomini di 30-34 anni e per le donne di 35-39 anni. Gli incidenti derivano soprattutto da comportamenti errati. Tra i più frequenti si confermano la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata(nel complesso il 40,8% dei casi). L’83% circa degli incidenti avviene in condizioni di tempo sereno. In caso di pioggia la proporzione di incidenti è più elevata fuori dall’abitato(12,4%) rispetto alle strade urbane(9.5%). Analogamente, gli incidenti segnalati dagli organi di rilevazione in presenza di nebbia, grandine, neve o vento forte sono più frequenti fuori abitato(10,4%) rispetto all’ambito urbano(6,1%).

In lieve calo le vittime della strada nell’Unione Europea

Nell’Unione Europea, il numero delle vittime di incidenti stradali diminuisce nel 2018, seppure in misura contenuta(-1% rispetto al 2017): complessivamente, sono state poco più di 25 mila contro 25.321 del 2017. Variazioni comunque inferiori a quelle stimate per raggiungere l’obiettivo europeo di dimezzare il numero di morti in incidenti stradali entro il 2020. Per rispettare il target fissato, nel periodo 2019- 2020 il numero di vittime nella UE e in Italia dovrebbe ridursi, ogni anno fino al 2020, di circa il 20%. Nel confronto tra il 2018 e il 2010(anno di benchmark per la sicurezza stradale) i decessi si riducono del 21% in Europa e del 19,2% in Italia. Ogni milione di abitanti, nel 2018 si contano 49,1 morti per incidente stradale nella UE28 e 55,0 nel nostro Paese, che sale dal 18° al 16° posto della graduatoria europea.

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