Respinto ricorsi compagnie telefoniche sui rimborsi

Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi delle compagnie telefoniche per bloccare i rimborsi per la fatturazione delle bollette a 28 giorni. La bocciatura costringe i gestori a indennizzare i consumatori con le fatturazioni future.

Donna al telefonoArriva una buona notizia per i consumatori. Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi delle compagnie telefoniche contro la fatturazione mensile delle bollette, anziché a 28 giorni, stabilita dall’Agcom. La decisione, depositata oggi, era già stata presa in camera di consiglio lo scorso 4 luglio. La bocciatura costringe i gestori telefonici a indennizzare i consumatori per i giorni erosi con la fatturazione a 28 giorni. Facciamo un breve riepilogo di questa vicenda.

Nel 2017 l’Agcom decise di infliggere alle compagnie telefoniche una multa da 1,1 milioni di euro per la fatturazione ogni 28 giorni e l’obbligo di rimborsare i clienti. Il 21 novembre 2018 il Tar del Lazio ha annullato la multa ma ha confermato l’obbligo di rimborsare gli utenti, in termini di giorni di traffico gratis, entro il 31 dicembre 2018. Telecom Italia, Vodafone, Wind e Fastweb si erano rivolte al Consiglio di Stato lo scorso dicembre per bloccare i rimborsi ai clienti. Con la decisione di oggi dovrebbe chiudere la vicenda delle bollette a 28 giorni. Le compagnie telefoniche dovranno restituire i giorni erosi nel periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e i primi giorni di aprile 2018. Il rimborso avverrà attraverso la compensazione con le fatturazioni future, anche se alcune compagnie telefoniche si sono mosse con offerte “speciali” ai propri clienti per dare loro la possibilità di una scelta alternativa al rimborso. In media il valore della compensazione sarà tra i 30 e i 50 euro a cliente. Sarà difficile ottenere il rimborso per i consumatori che hanno esercito il diritto di recesso o per coloro che hanno cambiato compagnia telefonica.

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